2017-08-14 11:23:00

Papa: promuovere una cultura di accoglienza verso i migranti


di Alessandro Gisotti

“Serve un impegno sempre più generoso nel favorire la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, promuovendo così la pace e la fraternità tra i popoli”. E’ quanto afferma Papa Francesco in messaggio indirizzato ai partecipanti all’incontro internazionale “Mediterraneo: un porto di fraternità”, promosso dalla diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, con il sostegno di numerose istituzioni e realtà associative. Evento che si conclude oggi e al quale hanno preso parte 250 giovani di 31 Paesi.

Nel messaggio inviato al vescovo locale, Vito Angiuli, il Papa incoraggia la comunità cristiana e i giovani dei Paesi mediterranei, “come pure tutte le persone di buona volontà, a considerare la presenza di tanti fratelli e sorelle migranti un’opportunità di crescita umana, di incontro e di dialogo, come anche un’occasione per annunciare e testimoniare il Vangelo della carità". Il Papa elogia dunque l’iniziativa che sfocerà nella firma della “Carta di Leuca”, documento con il quale i giovani presenti all’incontro chiedono ai potenti della terra di promuovere la pace, mettere al bando le armi e impegnarsi concretamente per l’apertura di corridoi umanitari per le popolazioni che fuggono dalla guerra.

L’evento che si avvia a conclusione si è svolto, tra gli altri, con la partecipazione della Cei, Caritas Italiana, Pax Christi, Focsiv e Migrantes. La notte scorsa, i giovani partecipanti hanno partecipato al pellegrinaggio dalla tomba di Don Tonino Bello, ad Alessano in provincia di Lecce, alla Basilica Santuario di Santa Maria di Leuca-De Finibus Terrae.

Commentando ai nostri microfoni il messaggio di Francesco, la portavoce del Centro Astalli, Donatella Parisi, sottolinea che il Papa rimane “baluardo della ricchezza che portano con sé i migranti che sempre più spesso vengono considerati solo un problema e un’emergenza da media e politici”:

“Papa Francesco manda un messaggio ai 250 ragazzi riuniti in Puglia nel Salento. In realtà è un messaggio che deve arrivare a tutti i giovani del mondo: ‘apritevi, abbiate voglia di conoscere, siate curiosi, perché l’altro e l’incontro con l’altro rappresentano sempre un’occasione di crescita fondamentale’. Il Papa è completamente controcorrente, ribalta completamente la prospettiva. I migranti: persone che ci possono rendere migliori. Questo è un messaggio che sta molto a cuore al Centro Astalli.

Donatella Parisi si sofferma poi sul dibattito in corso dopo l’approvazione da parte del governo italiano di un Codice di condotta per le Ong attive nel Mediterraneo:

“Oggi, l’unica via per arrivare in Europa è quella di imbarcarsi su questi gommoni pericolosissimi in un mare sempre più pericoloso. Noi crediamo e chiediamo che se si attivassero vie legali - canali umanitari, programmi seri e costruttivi di resettlement (ricollocamento, ndr) - che riguardino tutta l’Europa, il traffico di esseri umani subirebbe un'importante battuta di arresto e la vita delle persone sarebbe messa in sicurezza. Le Ong sono in mare e salvano perché non c’è un’alternativa al salvataggio; se ci fosse un’alternativa italiana, europea, non ci sarebbe più bisogno della loro presenza in mare.

Ascolta e scarica il podcast del servizio:

 








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