2017-08-10 13:54:00

Centrafrica: scontri a Gambo, coinvolte forze Onu. Mons. Muñoz: è stato un massacro


di Elvira Ragosta

Parlano di terribili violenze le notizie che giungono dalla Repubblica Centrafricana. Violenze che colpiscono anche le comunità cristiane, come ha ricordato ieri Papa Francesco al termine dell’udienza generale.

Particolarmente feroci gli scontri scoppiati la scorsa settimana a Gambo, villaggio a 75 kilometri da Bangassou, nel Sud-est del Paese, che hanno provocato la morte di decine di persone, tra cui anche civili e bambini.

Sullo sfondo gli scontri tra le opposte fazioni degli anti-Balaka e dei Seleka. Secondo quanto testimoniato alla nostra redazione da mons. Juan José Aguirre Muñoz, vescovo comboniano della diocesi di Bangassou, tra il 3 e il 4 agosto scorso, i Seleka, che sono a Gambo da 4 anni e che vessavano la popolazione - addirittura rapivano le donne durante la notte per abusare di loro davanti ai loro mariti - sono stati scacciati dagli anti-Balaka e costretti a fuggire dal villaggio.

Successivamente ci sarebbe stato uno scontro tra le milizie anti-Balaka e alcuni militari della missione Onu in Centrafrica (Minusca). “Sembra - racconta mons. Muñoz - che uno degli anti-Balaka abbia aperto il fuoco contro i soldati della Minusca. E siccome la Minusca ha l’ordine di rispondere al fuoco, i militari Onu hanno reagito”. La risposta - aggiunge il vescovo - "è stata fortissima, micidiale: hanno sparato contro tutto quello che si muoveva”. Tra le vittime anche dei civili del villaggio. Il vescovo di Bangassou ricorda con particolare dolore l'uccisione di persone che conosceva personalmente, tra cui una corista della chiesa, un seminarista e suo padre che era il maestro della scuola locale.  

Saputo che i caschi blu avevano costretto alla fuga gli anti-Balaka, il giorno dopo i componenti delle milizie Seleka sono rientrati a Gambo, dove ha avuto luogo un altro massacro nell’ospedale del villaggio. Qui si trovava anche un gruppo di sei volontari della Croce Rossa per un incontro su come operare nella zona. La furia dei Seleka si è scagliata sia contro i pazienti dell’ospedale sia contro i volontari. “Sono andati all’ospedale - dice mons. Muñoz - hanno preso queste persone, le hanno sgozzate. Anche i bambini malati hanno subito la stessa sorte. É stato un disastro”.

Non si conosce ancora il numero preciso dei civili morti negli scontri della scorsa settimana, conclude mons. Muñoz, che si dice anche molto preoccupato per la sorte della popolazione di Gambo.








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