2017-08-04 13:17:00

Giovani cattolici asiatici a Yoygiakarta, testimoni del dialogo


dal nostro inviato Stefano Leszczynski

I giovani cattolici dell’Asia, riuniti in Indonesia dal 30 luglio al 6 agosto per la 7.ma Giornata della gioventù asiatica, sono oggi simbolicamente in cammino per le strade di Yoygiakarta. Meta di questo gioioso pellegrinaggio i luoghi simbolo della Chiesa in questa accogliente città nel cuore dell’isola di Java.

Sono le formiche il simbolo eloquente di questo evento: insetti che sanno trasformare la propria vita comunitaria in uno strumento di operosità e di solidarietà, e quindi di forza. Quasi tutti i duemila giovani giunti a Yoygiakarta provengono da paesi in cui i cattolici rappresentano una minoranza, talvolta estremamente esigua, conoscono il valore dell’apertura e del dialogo verso l’altro, ma è in questi incontri che riscoprono la gioia di far parte di una comunità numerosa. Una condizione fondamentale per poter vivere senza paura di fronte a un radicalismo sempre più aggressivo in tutta la regione.

Oggi, l’ Asian Youth Day si fa itinerante e le giovani formiche hanno invaso pacificamente e gioiosamente le strade della città per visitare i luoghi simbolo della vita cattolica locale: scuole, parrocchie, luoghi di ritrovo, laboratori artistici, conventi, scuole di musica; e in ogni luogo avranno incontri, spettacoli, mostre.

Tra gli eventi più gettonati dai ragazzi anche una particolarissima scuola di arti marziali, dove viene insegnato il ‘Penkat Silat’, una forma di autodifesa declinata sulla base di valori cattolici. Tra i pilastri di questa disciplina rientra, infatti, anche la lettura obbligatoria e la meditazione di testi biblici. Lo scopo ci spiega Cyrena, che tramanda questa antica disciplina javanese ai bambini, è quello di crescere i giovani della comunità nei valori della solidarietà e della misericordia, rendendoli sicuri di sé e coraggiosi verso le difficoltà della vita.

Poco fuori dalla periferia di Yoygiakarta, invece, a Ganjuran, sorge la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, magnifico esempio di inculturazione della fede, con la sua enorme Chiesa a Pagoda e la rappresentazione del Cristo e della Madonna in stile javanese. Qui, anche la preghiera avviene in forme e gesti propri della cultura locale, accompagnati dall’immancabile suono dei Gamelan, strumenti musicali della tradizione locale. Si tratta, inoltre, di un luogo particolarmente importante per il ruolo svolto durante la lotta per l’indipendenza, periodo in cui la struttura venne usata come campo profughi.

Il motto che accompagna questa esperienza recita “Essere uniti nella diversità culturale”, un’esortazione quanto mai adatta alla città di Yoygiakarta che, con oltre 4 milioni di abitanti, ospita oltre 60 università private e pubbliche, cattoliche e musulmane, dove studenti di religioni diverse studiano fianco a fianco, stringono amicizie, talvolta s’innamorano e creano nuove famiglie. Insomma, l’unità nella diversità, come recita anche il motto nazionale dell’Indonesia. 








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