2017-07-29 13:11:00

Libia: missione militare italiana contro il traffico di migranti


di Michele Raviart

Via libera del Consiglio dei ministri italiano alla missione militare di supporto alle autorità libiche per contrastare il traffico di migranti. Davanti alle coste di Tripoli e Misurata in una prima fase saranno inviate due navi della Marina, una fregata e un pattugliatore con elicotteri. I dettagli saranno forniti martedì in Parlamento per un impegno che risponde ad una richiesta del governo di Tripoli, guidato dal Al-Serraj e riconosciuto dalla comunità internazionale.

Il risultato arriva dopo un lungo lavoro diplomatico tra le due sponde del Mediterraneo. In Libia si temeva infatti che la presenza di navi italiane potesse minare in qualche modo la sovranità del Paese africano. Si tratta tuttavia solo di “un sostegno tecnico, logistico e operativo per aiutare la Libia nella lotta al traffico di essere umani e salvare la vita dei migranti”, fa sapere una nota di Tripoli.

Operazioni di questo genere, secondo alcuni osservatori, rischiano però di non ottenere i risultati sperati. “Questo andirivieni di navi militari nel Mediterraneo sono stati inutili, tranne che per i pochi trafficanti arrestati”, commenta il generale dell’Aeronautica Leonardo Tricarico, “che finora non hanno intaccato le dimensioni dei fenomeni migratori”. Il principio inderogabile, e riconosciuto da tutti i membri delle Nazioni Unite, è che “quando un natante è in difficoltà non si può fare altro che soccorrerlo”, continua il generale, che ribadisce come l’unica soluzione concreta sia un piano per evitare la partenza delle imbarcazioni gestite dai trafficanti.

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