2017-07-18 14:13:00

Scuola: dal 2014 oltre nove miliardi per la sicurezza, basteranno?


"Nei prossimi 20 giorni altri due miliardi e 600 milioni verranno utilizzati per l'edilizia scolastica". Lo ha annunciato la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Intanto il ministero lavora per far  partire in tempo il prossimo anno scolastico. Alessandro Guarasci:

Sono circa 9 miliardi e mezzo i fondi impiegati per l’edilizia scolastica dal 2014 ad oggi. Ciononostante sono ancora troppe le scuole con problemi relativi alla sicurezza o scarsamente agibili. Infatti almeno una scuola su dieci delle 42 mila esistenti in Italia ha problemi strutturali.

La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli annuncia una nuova campagna per la sicurezza, grazie anche ai due miliardi e 500 milioni che saranno spesi a breve e delinea le linee d'azione: "Presentare anche gli investimenti nell’edilizia scolastica da un punto di vista più complessivo - dice -Io insito su questo: sostenibilità, innovazione degli ambienti didattici e tutte le questioni che riguardano proprio la messa in sicurezza. Mi pare che con i tempi necessari riusciremo a farlo".  

I programmi degli ultimi anni hanno previsto la costruzione di 303 plessi, due terzio dei quali sono stati realizzati. Un passo importante, ma che comunque non basta a colmare le lacune accumulate dal Dopoguerra ad oggi.

La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi assicura l’impegno anche per il futuro e afferma che "oltre duemilioni centomila studenti sono stati interessati dagli interventi di questi anni che sicuramente hanno riguardato edifici già esistenti - quindi con opere di ampliamento, consolidamento, messa in sicurezza, ristrutturazione – ma anche progetti per la realizzazione di edifici totalmente nuovi".

Fondamentale agire anche sul fronte della sicurezza sismica. Troppo pochi plessi che hanno il relativo certificato. Dunque, la ministra Fedeli assicura che firmerà "un decreto da 26,4 milioni di euro per l’adeguamento antisismico delle scuole e faremo partire le analisi di vulnerabilità sismica delle scuole nelle aree a maggiore rischio, cioè l’Area uno e l’Area due. Per questo abbiamo stanziato cento milioni di euro".

Nelle zone terremotate l’anno scolastico partirà tra mille difficolta. Per l’architetto Laura Galimberti, a capo della cabina di regia sull’edilizia scolastica a palazzi Chigi, "è chiaro che probabilmente in alcuni casi ancora nei moduli o in situazioni provvisorie, in edifici che non sono quelli delle scuole per far riprendere l’anno scolastico ai ragazzi. Tutti i nuovi edifici sono stati già programmati dalle ordinanze del commissario, quindi si avvieranno i cantieri che saranno conclusi per la fine dell’anno. Non necessariamente saranno pronti da settembre, ma progressivamente nei primi mesi i ragazzi saranno ricollocati nelle scuole nuove".

E anche nel resto d’Italia si lavora per far partire in tempo l’anni scolastico. Entro il 25 luglio vanno presentate online le domande di supplenza, ma il server del ministero è andato in tilt per l'assalto di centinaia di migliaia di aspiranti precari. L' inconveniente ha mandato in crisi i candidati. Da viale Trastevere però assicurano che i tecnici si sono mossi per risolvere il problema.
 

 








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