Il matrimonio è unione tra uomo e donna: lo ribadisce fermamente la Chiesa cattolica di Malta dopo che ieri il Parlamento nazionale ha dato il via libera alla legalizzazione delle nozze tra persone omosessuali. La normativa è stata approvata con 66 voti a favore e un solo voto contrario. “Il matrimonio rimarrà sempre il legame esclusivo tra un uomo e una donna, aperto alla procreazione dei figli – si legge in una nota a firma di mons. Charles Scicluna e mons. Mario Grech, rispettivamente arcivescovo di Malta e vescovo di Gozo – Il matrimonio tra uomo e donna è il modello che è sempre stato abbracciato dall’umanità e non solo dalla visione cristiana”.
Il concetto di “matrimonio neutro” impoverisce la società
Ora, invece, “introducendo un concetto neutro di matrimonio civile, aperto ad ogni
tipo di coppia – sottolineano i presuli – la legge mette da parte le differenze e
la reciprocità naturale che esiste tra uomo e donna”. Tuttavia, “rimuovendo queste
differenze, le radici antropologiche della famiglia vengono tagliate fuori”. E ciò
ha, come conseguenza, “l’impoverimento della società”, perché “invece di accettare
la diversità”, viene “imposta l’uniformità nel modo con cui si esprimono le relazioni
umane”.
Rispettare la dignità della persona
Allo stesso tempo, i vescovi maltesi ribadiscono che “la Chiesa rispetta pienamente
la dignità di ogni persona, indipendentemente dalle scelte fatte e dalle relazioni
intraprese”, perché “per la Chiesa, ognuno è importante, in quanto creato ad immagine
e somiglianza di Dio”. In quest’ottica, scrivono ancora mons. Scicluna e mons. Grech,
“la Chiesa è impegnata ad accogliere, accompagnare ed assistere quelle persone che
scelgono relazioni affettive o stili di vita diversi dal matrimonio cristiano”.
Tutelare i minori: no all’utero in affitto
La preoccupazione dei presuli va, poi, alla tutela dei bambini: “La Chiesa – prosegue
la nota – spera che questa legge non sia seguita da misure che sviliscono la dignità
dei minori, come l’utero in affitto o la donazione di gameti”. Di qui, l’appello alla
società affinché continui a “riconoscere che “i bambini sono un dono e richiedono
sempre un ambiente appropriato per il loro concepimento, la loro nascita e la loro
crescita, che dovrebbe avvenire in modo sereno e colmo d’amore”. “La voce dei bambini
– è l’auspicio dei vescovi maltesi – deve essere ascoltata in modo forte e chiaro
all’interno della società maltese”.
Sostenere le famiglie
Infine, i presuli ricordano la necessità di sostenere e rafforzare le famiglie ed
esprimono apprezzamento nei confronti di “innumerevoli madri e padri che lavorano
duramente per restare fedeli alla loro insostituibile missione e alla loro dedizione
ai figli”. (I.P.)
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