Lo Zambia rischia di scivolare verso la dittatura: lo affermano in una dichiarazione congiunta il Council of Churches in Zambia (Ccz), l’Evangelical Fellowship of Zambia (Efz) e la Zambia Conference of Catholic Bishops (Zccb), ossia gli organismi che rappresentano la maggioranza dei fedeli cristiani nel Paese.
Violenza istituzionale è misura dittatoriale
“La violenza istituzionale è una misura fondamentale della dittatura” sottolinea il
documento, citato dall’Agenzia Fides, firmato per la Zccb, dal suo presidente, mons.
Telesphore George Mpundu, arcivescovo di Lusaka. In particolare, i leader religiosi
cristiani stigmatizzano il brutale arresto di Hakainde Hichilema, accusato di tradimento,
perché avrebbe bloccato il corteo di auto del presidente Edgar Lungu. L’arresto è
avvenuto di notte, con l’uso di cani poliziotto, come accadeva in epoca coloniale.
Il triste passato coloniale
“Solo i cittadini anziani con oltre 60 anni possono ricordare l’uso dei cani contro
gli africani da parte dell’amministrazione coloniale britannica” afferma la dichiarazione.
“È inimmaginabile che il governo dello Zambia sprofondi così in basso da scatenare
i cani contro il proprio stesso popolo”. Forte, quindi, la denuncia del “trattamento
inumano” cui è stato sottoposto Hichilema.
La stampa deve essere libera
Quanto alla libertà di stampa, i firmatari della dichiarazione ribadiscono che “stampa
libera significa che i giornalisti e i media possano fare il loro lavoro senza paura,
intimidazioni e minacce”, in modo di potere svolgere quel ruolo di controllo delle
attività di governo a favore di tutti, “senza guardarsi alle spalle per paura di chiusure,
arresti o assalti”.
Capo dello Stato sia presidente di tutti
I leader cristiani sottolineano poi che “il tribalismo è un cancro che può uccidere
una nazione, se non è tenuto a distanza. La leadership politica ha il sacro mandato
di tenere unita la nazione”. “Ci aspettiamo - concludono i leader cristiani - che
il presidente Lungu agisca come un presidente della Repubblica il cui scopo non è
solo quello di proteggere gli interessi del suo partito ma anche e più importante
di essere il custode di tutti gli zambiani, senza distinzione di affiliazione politica”
concludono i leader cristiani.
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