2017-06-17 09:38:00

Cordoglio dei vescovi tedeschi per la morte di Kohl


 “La Chiesa in Germania è grata per la testimonianza cristiana di Helmut Kohl. Ovunque nel mondo fossero calpestati i valori di una società libera, lui si impegnava perché questi valori fossero rispettati. Voleva e sapeva manifestare in Europa le sue convinzioni cristiane”. E’ quanto scrive il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), cardinale Reinhard Marx, nel suo messaggio di cordoglio per la morte, ieri, del cancelliere tedesco, Helmut Kohl.

Grande negoziatore dell’unità tedesca
Tra le sue priorità – aggiunge il porporato – c’era quella di “lavorare per una economia sociale di mercato fondata sulla dottrina sociale della Chiesa”. Il cancelliere Kohl – ricorda il cardinale Marx - è stato un ospite regolare dei Katholikentag. Al coraggio e alla perseveranza – sottolinea il porporato – il cancelliere ha abbinato con forza visionaria “grande capacità di negoziare l’unità tedesca”.

L’impegno per l’Europa senza frontiere
Allo stesso tempo – ricorda il presidente della Conferenza episcopale tedesca - è stato “il cancelliere dell’idea europea” e ha avuto un ruolo grande e decisivo per la crescita di una Europa unita senza frontiere”. Kohl, che ha assunto un ruolo centrale anche per l'elaborazione del Trattato di Maastricht, aveva più volte sottolineato che la Germania e l'Europa sono "due facce di una stessa medaglia".

Per Kohl la responsabilità richiede coerenza con la propria coscienza
Nel messaggio di cordoglio, ripreso dall’agenzia Sir, il porporato ricorda inoltre gli incontri del cancelliere Kohl con Papa Giovanni Paolo II, durante le visite del Pontefice in Germania nel 1987 e nel 1996, quando insieme hanno attraversato la porta di Brandeburgo. “Libertà – aveva detto Kohl in quell’occasione - significa sempre anche responsabilità, altrimenti si trasforma in nuove forme di dipendenza”. “La responsabilità vissuta – aveva aggiunto il cancelliere tedesco - ha bisogno di coerenza con la propria coscienza, davanti al prossimo e soprattutto a Dio”. “

Kohl: dovere cristiano e dovere civile sono inseparabili
“Proprio in questo senso – aveva osservato Kohl nel 1996 davanti alla Porta di Brandeburgo - la voce delle Chiese cristiane è indispensabile anche in una società sempre più secolarizzata. La Buona Novella di Cristo è una sorgente di forza; dà orientamento e sostegno alle persone”. “Il dovere cristiano e il dovere civile – aveva concluso Kohl – sono inseparabili. Questo vale soprattutto per la costruzione di un’Europa unita”.

I vescovi tedeschi esprimono Dolore e gratitudine
“La Chiesa cattolica in Germania – si legge infine nel messaggio di cordoglio del cardinale Marx - si inchina con dolore, lode e gratitudine” di fronte a questa personalità le cui azioni “sono state segnate dalla concezione cristiana di essere umano, cosa che gli ha dato così tanta forza nel suo lavoro”. (A.L.)








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