2017-06-01 17:18:00

Il cammino giusto per conoscere l'autismo e aiutare chi non vede in Etiopia


L’autismo è una sindrome comportamentale. compresa all’interno di un gruppo più ampio di cosiddetti Disturbi dello Spettro Autistico e causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita.

Le aree particolarmente interessate sono in particolare  quelle relative alla relazione interpersonale reciproca, all’apprendimento di abilità in modo seriale anziché parallelo.

Di autismo si parla spesso, ma a volte senza una vera cognizione di causa. Anche per questo dal 2010 opera a Milano L'Ortica, associazione creata su impulso di alcune famiglie ed alcuni educatori che vogliono costruire un futuro alternativo per i ragazzi adolescenti affetti da autismo ed altre disabilità.

Insieme ad un gruppo di altre associazionie e con il patrocinio della Regione Lombardia, L'Ortica inaugura il prossimo 5 giugno una serie di inizative volte ad aumentare la consapeviolezza sull'autismo, dal titolo embelmatico "Ascolta i miei passi".

Ad illustrarne, ai nostri microfoni, il senso e gli obiettivi, la portavoce dell'Associazione L'Ortica. Fabrizia Rondelli.

Nella seconda parte della puntata di oggi, ci spostiamo in Etiopia, uno dei Paesi africani con la maggiore incidenza di patologie oculari: su una popolazione di 75 milioni di persone, quasi 1 milione di etiopi è non vedente e 4 milioni sono ipovedenti a causa di malattie facilmente curabili nel resto del mondo. Del milione di persone colpite da cecità quasi 400mila sono bambini e adolescenti.

Ma chi non vede, in Africa, non diventa grande. Emarginati e isolati dalla comunità e dalle famiglie, i bambini con gravi deficit visivi non hanno infatti la possibilità di sviluppare abilità e autonomia e corrono maggiori rischi di ammalarsi e morire (il 60% muore entro un anno dalla perdita della vista).

Per contrastare la cecità infantile in Etiopia e insegnare ai ragazzi non vedenti a rendersi autonomi, Fondazione Help for Life, onlus che opera nel Paese già dal 2011 con progetti sociali e sanitari, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con numero solidale al 45546 attiva fino al 26 giugno.

Grazie alle donazioni raccolte Help for Life potrà avviare la costruzione di un Centro per non vedenti a Emdibir, nella regione del Gurage, dove i ragazzi ciechi, fino a 17 anni, potranno imparare a leggere con il metodo Braille e studiare, ricevere una formazione lavorativa e diventare sempre più autonomi. La prima fase del progetto prevede, entro circa un anno, la costruzione degli alloggi per i ragazzi e per le ragazze.

Nostro ospite è il Vice-presidente e fondatore di Help for Life, Angelo Chiarelli.








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