2017-05-26 07:55:00

G7 di Taormina: al centro del vertice, terrorismo, clima e commercio


Si apre oggi a Taormina il 43.mo vertice del G7, con i leader delle sette nazioni più sviluppate del mondo, Stati Uniti, Giappone,  Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Canada. Al centro dei lavori il commercio, il clima, ma soprattutto la questione della lotta al terrorismo. La Russia, che ormai si associava agli incontri, è assente dal 2014, quando è stata sospesa per l'intervento in Crimea. Il servizio di Sergio Centofanti:

10mila agenti vegliano su Taormina per prevenire scontri e disordini al g7 presieduto dall’Italia. Ong e associazioni chiedono ai 7 Paesi più sviluppati di guardare ai poveri del mondo: agli 800 milioni che non hanno cibo a sufficienza, alle migliaia di persone che migrano, ai disoccupati, alle disuguaglianze che scavano fossati sempre grandi tra ricchi e poveri.

Ma, soprattutto dopo l’attentato a Manchester, saranno il problema della sicurezza e la lotta al terrorismo al centro dei due giorni di incontri. Ieri al vertice di Bruxelles si è parlato proprio di portare a un livello più alto il contrasto alle azioni dei terroristi. L'Italia promuove una dichiarazione contro l'estremismo violento e la condivisione delle spese nonché la ripresa del dialogo con Mosca, per perseguire una strategia di lungo termine con la Russia. Pax Christi lancia un monito: basta alla contraddizione di lottare contro il terrorismo e poi fare affari con il traffico di armi.

C’è anche l'emergenza clima sul tavolo del  G7, con la difficile convergenza tra la posizione europea e quella di Trump che è contro gli accordi di Parigi. Il premier Gentiloni, padrone di casa, cercherà di evitare ulteriori strappi. Ma c’è chi teme che da questo ennesimo vertice esca una ennesima dichiarazione vaga e generica.








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