È un appello alla responsabilità quello lanciato dai vescovi di Malata e Gozo, rispettivamente mons. Charles Scicluna e mons. Mario Grech, in vista delle elezioni generali che si terranno nel Paese il prossimo 3 giugno. “Si tratta - scrivono i presuli - di un evento importante per la vita della società maltese. Scegliamo a chi affidare la leadership nazionale per i prossimi anni”.
Scegliere in favore del bene comune
Di qui, il richiamo ad una “grande responsabilità” che richiede “una buona preparazione
per poter prendere una decisione consapevole”. Ma tale responsabilità, prosegue il
testo, implica il riconoscere “davanti a Dio ciò che è giusto e vero” e quindi “lo
scegliere ciò che va davvero a beneficio del bene comune ed in favore di una società
giusta”.
Tutelare vita e dignità umana
“Il nostro voto – sottolinea la Chiesa di Malta – deve rispondere a questa domanda:
quale tipo di società vogliamo per noi stessi e per le generazioni future?”. E la
risposta deve guardare a “persone con saggezza ed integrità, che facciano tesoro ed
abbraccino i valori etici in cui crediamo”, tra cui quello “supremo della protezione
della vita umana dal concepimento e fino alla morte naturale”, insieme al “rispetto
per la dignità di ogni persona”. Infine, i presuli lanciano un appello alla partecipazione
civica alle elezioni ed esortano “al dialogo” ed al “profondo rispetto per la verità
e per l’altro, compreso chi ha opinioni diverse”.
Attenzione alla salvaguardia del Creato
E sempre in vista delle elezioni generali, anche la Commissione ambientale della Chiesa
cattolica ha diffuso un documento apposito. In esso, si chiede ai candidati di “non
fare promesse insostenibili che in seguito risulteranno dannose per tutti, soprattutto
per i più vulnerabili”. “Rivolgiamo un appello ai partiti - si legge nel testo, riportato
dall’agenzia Sir - perché s’impegnino nel settore dell’ambiente, con fatti, leggi
e politiche che non contengono scappatoie che danno origine ad abusi”.
Ridurre gli sprechi ambientali
Il documento contiene anche venti richieste dettagliate tra cui, ad esempio, la concessione
del diritto di veto in materia di permessi da concedere all’autorità nazionale per
l’ambiente e a quella per il patrimonio culturale; la revisione completa di tutte
le politiche e i piani di costruzione; la definizione di regole per l’inquinamento
acustico; la riduzione degli sprechi nell’illuminazione.
Non dimenticare le necessità abitative
Inoltre, si chiede che i parlamentari rendano note “le posizioni che occupano nelle
compagnie e nelle imprese private” e che si faccia uno studio annuale delle necessità
abitative. Al centro del documento, poi, un’analisi della proposta di costruire un
tunnel tra Malta e l’isola di Gozo, con l’appello a valutare alternative attraverso
consultazioni pubbliche e studi di fattibilità, che ne considerino l’impatto economico
e ambientale. “Il nostro patrimonio è fragile - conclude la Commissione - ma è anche
una risorsa economica e la protezione dell’ambiente è importante per il benessere
fisico e mentale delle persone”.
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