2017-05-14 12:50:00

Card. Vallini: Maria ci dà coraggio e forza nella nostra vita


Riscoprire la presenza di Maria nella vita come modello e come sostegno nelle proprie scelte.  E’ stato questo l’augurio che il cardinale Agostino Vallini, vicario della Diocesi di Roma ha fatto ai giovani presenti nella Veglia mariana che si è svolta ieri sera nella capitale, nella basilica di Santa Maria Maggiore. La celebrazione è stata organizzata dalla Pastorale Universitaria diocesana in collaborazione con la Pastorale Giovanile e con quella Vocazionale, in occasione del 100° anniversario della apparizioni di Nostra Signora di Fatima. Il servizio di Marina Tomarro:

Da Roma a Fatima fino a Buenos Aires, passando per Czestochowa, e Nazareth. E’ stato l’itinerario mariano che i giovani hanno idealmente percorso nella Recita del santo Rosario in collegamento da Roma con i quattro Santuari Mariani. E la figura di Maria attraverso la recita dei misteri gloriosi li ha accompagnati in questo viaggio in quei luoghi dove lei si è fatta presente. Ascoltiamo il commento del cardinale Agostino Vallini, vicario della diocesi di Roma, che ha presieduto alla celebrazione:

R. - Si chiude una grande giornata di fede e di devozione a Maria, mamma nostra, madre del mondo intero. Da Fatima abbiamo sentito tutto il cuore apostolico di Papa Francesco. Questa sera, in questo nostro santuario di Roma e del mondo, Santa Maria Maggiore, dove è venerata Maria, Salus populi romani, dove ritorna sempre il Santo Padre, abbiamo elevato alla Madonna la nostra lode e la nostra richiesta di intercessione, meditando i misteri della gloria, cioè invocando da lei la forza per non distogliere mai lo sguardo dal nostro destino, quello che illumina la vita, quello che dà la forza coraggio e gioia. Dunque siamo lieti e grati per questo giorno di grazia che il Signore ci ha concesso.

E la Vergine Maria per questi ragazzi è la madre buona che li guida e li conduce dal figlio Gesù. I loro commenti:

R. - Per me  Maria è una madre celeste: è qualcuno che mi ha salvato.

R. - Quello che c’è di più tenero della figura di Maria  ma anche di più forte e di più importante, è il suo “sì”: la semplicità di accogliere il Signore che paradossalmente è quello che è più difficile per tutti da fare. Quindi è un’insegnante in questo.

R. - E’ una mamma celeste premurosa, accogliente, che si prende cura di me e che vuole portarmi da suo Figlio, farmi conoscere suo Figlio Gesù.

D. - Per te cosa vuol dire il “fiat” di Maria?

R. – Maria ci guida perché è una mamma che ci prende per mano e ci porta da Gesù. Quindi vuol dire proprio: “Prendimi per mano e seguimi. Dì anche tu il tuo sì e andiamo insieme da Gesù”.

E la Veglia ha voluto essere anche un cammino di preparazione per le prossime giornate mondiali della gioventù che avranno come tema proprio la figura di Maria: ascoltiamo il commento del vescovo Lorenzo Leuzzi, delegato per la pastorale universitaria diocesana:  

R. - La veglia mariana è stata un’occasione per i giovani per proseguire nel cammino iniziato con la  scorsa Giornata mondiale della gioventù. Una grande occasione per riscoprire la presenza di Maria nella vita del credente come modello ma anche come sostegno, e incoraggiamento per i giovani nel loro impegno ad essere discepoli. Papa Francesco aveva più volte rivolto ai ragazzi l’invito a essere discepoli missionari. Ricordo la Giornata mondiale a Cracovia. Credo che, a partire da quell’invito del Papa a Cracovia ad essere protagonisti della storia, i giovani hanno potuto impegnarsi in una maggiore riflessione a fare scelte che siano davvero adeguate e significative non solo per la propria esistenza ma anche per il servizio che saranno chiamati a svolgere nella società e nella Chiesa.








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