2017-05-04 14:00:00

Italia. Camera vota legittima difesa: timori per aumento armi


E' stato approvato dalla Camera il disegno di legge sulla legittima difesa che modifica gli articoli 52 e 59 del Codice penale. I voti a favore sono stati 225, quelli contrari 166 e 11 gli astenuti. Hanno votato contro le opposizioni, da Forza Italia a Lega, Fratelli d'Italia e Sinistra Italiana. No anche da Mdp. Astenuti Des-Cd, Psi. Il provvedimento passa ora al Senato. Bagarre in Aula prima e subito dopo il voto. Per la maggioranza si evita il far west e si dà maggiore sicurezza ai cittadini. Per le opposizioni, invece, le norme sono troppo morbide. Perplessità anche di avvocati e forze dell’ordine. Alessandro Guarasci:

E’ considerata legittima difesa la reazione a un'aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all'introduzione con violenza, minaccia o inganno. Vi deve però essere proporzione tra difesa e offesa e l'attualità del pericolo. Ma come nasce questa legge? Il presidente dell’Unione Camere Penali, Beniamino Migliucci:

“Su una spinta di alcuni fatti di cronaca che esistono e che preoccupano. E anche su un’idea purtroppo un po’ superficiale, spesso populista, di chi è un po’ alla ricerca del consenso e quindi crede che in certi modi si rassicurino le persone e che questo possa portare anche un vantaggio sotto il profilo elettorale. In realtà, basta leggerla: la norma c’è; applicandola correttamente credo che non ci dovrebbero essere problemi. E invece credo che un problema possa essere l’aumento indiscriminato delle armi nel nostro Paese: dove ci sono le armi ci sono spesso più morti, e si usano anche male, e tutti le possono usare male”.

Per la legge nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l'errore è frutto di uno choc, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale. Perplessità da parte della polizia. Daniele Tissone, segretario del sindacato Silp Cgil:

“Noi crediamo che sia pericoloso far passare il messaggio, innanzitutto, che si sia autorizzati a sparare se il ladro entra in casa, specialmente di notte. Poi, cosa vuol dire ‘di notte’, sul piano processuale? Cosa succederà? Per esempio, sarà legittimo sparare all’imbrunire? E non è che con questo aumenteranno gli episodi criminosi durante il giorno?”.

Probabile comunque l’iscrizione nel registro degli indagati per chi si difende da solo. Ancora l’avvocato Migliucci:

“Intanto, dovremmo imparare nel nostro Paese che l’iscrizione nel registro degli indagati non equivale né a una sentenza di condanna né a una presunzione di colpevolezza. Ma la cosa che ha detto correttamente il procuratore di Bologna, Amato: che la magistratura, nei casi in cui ci si avveda che una persona ha difeso la propria vita o quella dei propri cari, dei propri beni, in una condizione di aggressione, non dovrebbe neanche essere iscritto nel registro degli indagati”.

Rispetto a 25 anni fa, oggi ci sono 24 mila poliziotti in meno. Ma questo non vuol dire che ci debba tutti armare. Ancora Tissone:

“Altra preoccupazione nostra è che poter ammazzare un ladro che entra in casa o nel negozio, potrebbe spingere per esempio anche i criminali ad attrezzarsi in modo adeguato, aumentando la propria potenza di fuoco, sapendo di poter finire male e quindi anche l’illusione di diminuire i reati predatori, autorizzando le prede a uccidere chi ruba, può essere ingenuo e sconcertante. Quindi gli unici a gioirne, come avviene negli Usa, sarebbero le lobby delle armi, da questo punto di vista”.








All the contents on this site are copyrighted ©.