Preoccupazione per “la grave tensione che si vive nel dibattito sociale e politico, soprattutto in quest’anno elettorale” è stata espressa dalla Conferenza episcopale cilena (Cech), nel comunicato finale della 113.ma assemblea plenaria, che si è svolta dal 24 aprile fino a ieri a Punta de Tralca.
Difendere la vita e la dignità umana e combattere la corruzione
I vescovi - riporta l’agenzia Sir - hanno rivolto un appello a non lasciarsi provocare,
in un clima di aggressione, “che chiude le porte a ogni possibilità di fiducia”. Tra
le questioni più delicate, hanno ribadito l’“opzione per la vita umana e la dignità
della persona, oggi minacciata da iniziative che promuovono l’aborto come soluzione
a situazioni di grande sofferenza umana che richiedono più comprensione e sostegno”.
La Cech ha evidenziato la propria attenzione alle “diverse situazioni di corruzione
nei diversi settori della società”, esprimendo inoltre la convinzione che “non possano
essere trattati in modo frettoloso e sotto emotività temi rilevanti e prioritari come
le pensioni, la riforma della scuola superiore e la situazione dei migranti, la quale
richiede una nuova legge”.
Preoccupazione per la pace nel mondo
Nel comunicato i vescovi toccano anche altri importanti temi, ringraziando ancora
il Papa per la recente visita ad Limina ed esprimendo preoccupazione per la pace nel
mondo. In quest’ambito viene espressa “vicinanza al popolo venezuelano” mentre viene
visto come “una luce di speranza” il cammino di pace che sta compiendo la Colombia.
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