Nessuna indicazione di voto, ma solo elementi di discernimento per una democrazia responsabile: questo il motivo per cui i vescovi francesi hanno diffuso una nota, dopo il primo turno delle elezioni presidenziali, svoltesi domenica scorsa. A contendersi la poltrona di Capo dello Stato, al ballottaggio del prossimo 7 maggio, saranno Emmanuel Macron, esponente del centrosinistra liberale, e Marine Le Pen, rappresentante dell’estrema destra del Front National.
Richiamo al bene comune ed alla tutela dei più fragili
“Custode del messaggio evangelico che ispira la dottrina sociale – si legge nella
nota episcopale – la Chiesa cattolica ricorda alcuni principi fondamentali come il
bene comune, l’attuazione della fraternità, l’attenzione per i più fragili, la dignità
della persona umana, la sussidiarietà”. Di qui, il richiamo dei presuli ad un dibattito
lontano da “isterismi”, in cui “la religione abbia un suo ruolo”.
Famiglia, strumento di coesione sociale
Al contempo, la Cef richiama l’importanza della famiglia, perché è “sostenendo la
famiglia che si può progredire nella coesione sociale”. In quest’ottica, lo Stato
deve “mettere in atto strumenti efficaci riguardo ai poveri, agli anziani, ai disabili
ed ai disoccupati”, gestendo “positivamente la tensione tra il liberalismo incontrollato
e la salvaguardia delle tutele sociali”.
Migranti, impegno di tutta l’Europa
Centrale, poi, l’accento sulla questione dei migranti: “Di fronte a Paesi che ospitano
milioni di rifugiati – scrive la Cef – come potremmo noi tirarci indietro davanti
alla prospettiva di accogliere ed integrare migliaia di queste persone?”. Per questo,
“la solidarietà deve essere esercitata a livello europeo – ribadiscono i presuli –
l’Europa deve impegnarsi con coraggio, implementando un vero sostegno ai Paesi di
origine dei flussi migratori”.
Salvaguardia del Creato per costruire mondo più giusto
Infine, i vescovi d’Oltralpe ricordano “la responsabilità comune” di tutti nei confronti
della salvaguardia del Creato: “ripensare i modelli di consumo ed inventare un mondo
meno distruttivo e più giusto” è il monito della Cef. “La fede cristiana invita alla
speranza – conclude poi il testo – per costruire una società più fraterna nelle diversità
e più rispettosa di ciascuno”. (I.P.)
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