2017-04-18 15:26:00

A Roma torna il "Villaggio per la Terra": al centro il dialogo


Dal 21 al 25 aprile ritorna a Roma il Villaggio per la Terra: sulla terrazza del Pincio e al Galoppatoio di Villa Borghese, cinque giornate dedicate alla tutela del Pianeta. Tema centrale di quest’anno il dialogo interculturale. L’evento è organizzato dal Movimento dei Focolari e dall’associazione Earth Day Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e prevede decine di tavole rotonde e focus su economia, educazione, scienza, arte, salute e sport, rapporti tra le religioni, testimonianze di impegno per la pace. Nella serata di sabato 22 aprile è in programma il “Concerto per la terra”. Adriana Masotti ha chiesto a Donato Falmi, uno dei responsabili del Movimento dei Focolari di Roma come mai per il secondo anno questo impegno condiviso tra i Focolari e l'associazione Earth Day Italia:

R. – Intanto, sulla base dell’esperienza dell’anno scorso che è stata un po’ una sorpresa, sia per “Earth Day” che per i Movimenti Focolari: la sorpresa è stata di avere, comunque nella differenza delle nostre due associazioni, obiettivi molto simili, alla fine: l’obiettivo di far riscoprire alle persone il positivo, anche il positivo dei rapporti con l’ambiente che ci circonda. E quest’anno abbiamo aggiunto un obiettivo che ci sembra indispensabile in questo momento storico, quello di contribuire a riaffermare l’importanza della pace. La pace anche come la strada migliore per il rispetto della nostra terra.

D. – Al cuore dei tanti eventi organizzati nell’ambito del Villaggio, proprio il dialogo: il dialogo che trasforma i conflitti in opportunità, perché i conflitti ci sono …

R. – Sì: quello dei conflitti ci sembra un tema particolarmente importante. Come ci ha detto Papa Francesco e ci ricorda continuamente, i conflitti non vanno evitati, vanno affrontati per quello che sono, con realismo e con il coraggio di sapere che paradossalmente, proprio attraverso il conflitto si riesce a ottenere quell’armonia e quelle soluzioni che cerchiamo. Naturalmente, il conflitto va affrontato con l’atteggiamento del dialogo che è atteggiamento di ascolto, di valorizzazione di tutto il positivo che c’è nell’altro. Non a caso pensiamo che se c’è una "legge" in questo Villaggio, sia proprio quella che comunemente chiamiamo “la regola d’oro”, di fare all’altro quello che vorremmo fosse fatto a noi ed evitare di fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi. Ecco, questo ci sembra uno degli aspetti più rilevanti del dialogo.

D. – Il Papa è venuto proprio l’anno scorso, nella prima edizione di questo “Villaggio per la Terra”, e ha lanciato un invito: “Trasformate i deserti in foreste”. E’ passato un anno: immagino che si voglia proprio presentare anche le trasformazioni o almeno i processi messi in atto in questo senso …

R. – Sì: questa espressione di Papa Francesco ci sembra che abbia colto nel segno delle intenzioni che stanno alla base anche di questo evento e che stanno alla base anche del nostro agire. Questi deserti che sono anche molto vicini a noi: allora abbiamo cercato di proseguire anche quest’anno e gli abbiamo mandato una breve lettera di saluto e anche una lettera di conferma che non siamo rimasti fermi, siamo andati avanti sul fronte ad esempio della legalità e sul fronte dell’impegno nei confronti dell’azzardo; ma siamo andati avanti anche per sostenere persone – soprattutto minori – che vivono in disagio, e altro ancora. Proprio per cercare di dare un contenuto vero alla parola “pace”, perché la pace non sia soltanto un desiderio, ma qualcosa che riguarda la vita sociale di tutti i giorni. Senza dimenticare anche eventi catastrofici che ci hanno riguardato nei mesi scorsi, come il terremoto nelle province tra Lazio, Marche e Abbruzzo, creando proprio uno spazio più specifico che sia anche significativo della collaborazione che è iniziata con loro, per poter riprendere l’attività produttiva e per poter continuare anche la commercializzazione dei prodotti.

D. – Se dovesse richiamare l’attenzione su due dei tanti eventi in programma nei prossimi giorni al Villaggio per la Terra…?

R. – A me sembra si stia realizzando un interessante programma per i bambini, un villaggio nel villaggio. Parlo dei bambini perché tutto quanto noi stiamo dicendo è fondamentale che venga trasmesso alle nuove generazioni. L’altra cosa che vorrei sottolineare è poi anche l’attenzione che riserveremo, in una due giorni, all’economia: un’economia circolare, quindi un’economia del recupero, e anche un’economia responsabile e se possiamo dire di comunione, che è un’economia basata sull’etica dei rapporti e sull’etica delle produzioni.

Ma come si inserisce l'attenzione di Earth Day Italia per il Pianeta con il dialogo tra le culture? Ascoltiamo Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia:

R. – Oggi più che mai è evidente il rapporto tra la questione ambientale e i disagi che questa comporta a livello climatico e anche nutrizionale per tante popolazioni, come da questo nasca l’enorme fenomeno degli eco-profughi e come questo si inserisca in un contesto di dialogo interculturale e interreligioso, spesso anche drammatico. Chiaramente, è nel dialogo che c’è la speranza di ricostruire quell’ecologia integrale alla quale Papa Francesco ci richiama con forza.

D. – Voi, attraverso tanti eventi, direte “no” ai muri e “no” allo sfruttamento indiscriminato e ingiusto delle risorse …

R. – Esatto. Quest’anno in particolare ricorre una delle date ufficiali per le celebrazioni dei 30 anni dell’“Erasmus”, e abbiamo voluto sottolineare come il sogno dei giovani europei, di fratellanza, di unità, non debba in alcun modo infrangersi contro i tanti muri che si alzano nel mondo. Come il Papa ha ricordato proprio nella celebrazione di Pasqua: “Non sono i muri che dobbiamo vedere, ma gli orizzonti che vanno oltre il muro”, e noi dedicheremo proprio il Concerto per la terra a questo meraviglioso titolo: “Over the Wall – mecenati della bellezza”, cioè  mostreremo ai nostri ragazzi che non ci sono solo persone che vogliono alzare muri, ma ci sono anche tanti testimoni ai quali dobbiamo ispirarci per costruire, tutti insieme, un futuro migliore.

D. – Parlare di clima in questo momento è difficile - è tornato difficile, dopo alcuni passi avanti - : mi riferisco in particolare alle decisioni di Donald Trump, di andare oltre i limiti, i paletti messi in precedenza. Come vedete voi questo momento e il futuro?

R. – Noi denunciamo con forza il comportamento irresponsabile dell’amministrazione americana che disinveste miliardi di Euro dalla questione ambientale dopo 23 anni di fatica per raggiungere il primo storico grande accordo internazionale sul clima, per investire le stesse identiche somme nelle armi. Ecco, questo è un comportamento – a nostro avviso – scellerato che purtroppo è foriero di gravissimi problemi a livello internazionale, e che soprattutto nega il futuro al nostro pianeta e alle future generazioni. Noi testimonieremo pacificamente in tutto il mondo, come “Earth Day”, come Giornata mondiale della terra, faremo una grande marcia per la scienza proprio perché le negazione scientifica dell’impronta umana sul cambiamento climatico è ormai anacronistica.

D. – Del Concerto già ha detto qualcosa; un altro momento importante che consiglierebbe ai romani e ai turisti all'interno del Villaggio per la Terra?…

R. – Ci sarà un grande concerto guidato da Fabrizio Frizzi nel quale si avvicenderanno artisti del calibro di Noemi, Ron, Soul System, Nero assoluto e anche con le prestazioni bellissime di Mezzancella; subito dopo, uno spettacolo suggestivo multisensoriale di luci, con Neri Marcoré e il maestro Cacciapaglia in Piazza del Popolo. Ma poi gli spettacoli della Terrazza del Pincio continueranno per tutta la cinque giorni e in particolare la grande, bella festa di chiusura che ci sarà nella giornata del 25 aprile, una giornata dedicata al dialogo interculturale – appunto – con l’Orchestra di Piazza Vittorio, con una grandissima biciclettata per sostenere anche il tema della mobilità sostenibile.

D. – Al Villaggio per la Terra si parlerà anche di sport e ci saranno i bambini e i ragazzi …

R. – Sì, con oltre 30 federazioni che offriranno gratuitamente la possibilità di praticare praticamente ogni tipo di sport e insieme ai grandi campioni, a medaglie d’oro del nostro mondo sportivo per una grande testimonianza.

D. – E possiamo dire che al Villaggio si mangerà, anche?

R. – Ma certamente! Tantissimo cibo, intrattenimento – anche culinario – e dimostreremo con uno chef come anche dagli avanzi si possa ricavare un eccellente pranzo.

D. – Tutto questo con la collaborazione di tante associazioni della città …

R. – Siamo a oltre 150 organizzazioni che partecipano a questa celebrazione: un Villaggio veramente "esplosivo". Crediamo che veramente si sia creata quella foresta che il Papa ci invitava a far crescere.

 








All the contents on this site are copyrighted ©.