2017-04-07 09:55:00

Caritas e Pax Christi: 12 aprile Giornata di preghiera per la Siria


Caritas Italiana e Pax Christi lanciano la proposta di una giornata di digiuno e di preghiera per la Siria da celebrare mercoledì 12 aprile, alla vigilia del Triduo Pasquale. Una Giornata “per non dimenticare, per vivere la passione e la croce di tanti innocenti nel mistero della Passione di Cristo, nella luce della Speranza della Pasqua”. Per evitare - raccogliendo le ripetute sollecitazioni di Papa Francesco - che anche nel nostro cuore ci sia scritto: "a me che importa?"

Nei cuori non ci sia scritto: “A me che importa?”
Nel comunicato congiunto di Caritas Italiana e Pax Christi si ricordano, in particolare, le parole pronunciate da Papa Francesco durante la Messa celebrata nel Sacrario Militare di Redipuglia il  13 settembre 2014.”Anche oggi – aveva detto il Santo Padre - le vittime sono tante… Come è possibile questo?”. “E’ possibile - aveva aggiunto il Pontefice - perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante! E questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: “A me che importa?”.

Dalla parte delle vittime
“Ogni guerra - si legge nel comunicato - è crimine, follia, suicidio dell’umanità, avventura senza ritorno”. “Stiamo e restiamo dalla parte delle vittime non solo per aiutarle a sopravvivere alla guerra, ma anche a costruire un futuro durevole di pace basato sulla cultura della nonviolenza. Solo grazie ai giovani, la nonviolenza potrà finalmente tornare a sbocciare nella sofferente nazione siriana”. “Così come stiamo e restiamo dalla parte delle vittime in Congo, in Sud Sudan, in Yemen dove i bombardamenti avvengono anche con armi italiane”.

Verità sulla strage di Idlib
Nel comunicato si ricorda inoltre la strage avvenuta nei giorni scorsi ad Idlib, in Siria, costata la vita ad oltre 70 persone, tra cui almeno 25 bambini. “Si è parlato di uso di armi chimiche, di gas”. “Sappiamo che in guerra la verità è la prima vittima, ma chiediamo a gran voce che sia appurata”. “Nel contempo – sottolineano Caritas Italiana e Pax Christi - chiediamo un deciso impegno a porre fine a questa follia, evitando il rischio reale dell’assuefazione e rassegnazione di fronte ad una terza guerra mondiale combattuta ‘a pezzi’. Invitiamo alla preghiera per le vittime, ma anche all’indignazione contro la guerra e le armi, comprese quelle nucleari”. (A.L.)








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