2017-04-06 08:02:00

Siria. Tensioni tra Usa e Russia per l'attacco chimico a Idlib


Sale a 86 morti, di cui 30 bambini, il bilancio dell'attacco chimico nella provincia siriana di Idlib. Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu intanto la Russia ha difeso il regime siriano, sotto accusa da parte degli altri membri permanenti: Mosca, parlando di notizie false, si è opposta alla risoluzione di condanna. Gli Usa invece hanno ribadito: agiremo da soli. Massimiliano Menichetti

E' ora che la Russia ripensi il suo sostegno al governo di Assad. Lo ha detto il segretario di stato Usa Rex Tillerson per il quale "non c'e' dubbio" che il regime sia il responsabile dell’attacco chimico a Khan Sheikhoun, provincia siriana di Idlib, che due giorni fa ha ucciso 86 persone. E mentre in Siria si continua a combattere, le Immagini dell’orrore legate ai gas letali, ancora una volta, hanno fatto il giro del mondo suscitando la rabbia di popoli e governati. Al Consiglio di sicurezza dell’Onu, però non c’è accordo e la Russia di Putin che continua ad essere solidale con il presidente siriano Assad, ha parlato di notizie false in merito alle responsabilità del regime e si è opposta ad una risoluzione contro la Siria, aprendo una frattura con gli Usa di Trump. Il Capo della Casa Bianca ha ribadito che la strage “ha superato molti limiti: è andata ben oltre la linea rossa". Da più parti si invoca un’inchiesta indipendente per accertare le responsabilità, mentre nella conferenza organizzata dall'Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, assieme a Germania, Regno Unito, Norvegia, Kuwait e Qatar arrivano promesse di aiuti per la Siria per 6 miliardi di dollari, per le esigenze del 2017.








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