2017-03-30 12:00:00

Papa: la famiglia continua ad essere una buona notizia per il mondo


La famiglia, fondata sull’unione tra un uomo e una donna e aperta alla vita in tutte le sue fasi, continua ad essere oggi una buona notizia per il mondo: è quanto scrive Papa Francesco nella Lettera per il nono Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolgerà dal 21 al 26 agosto 2018 a Dublino, in Irlanda, sul tema: “Il Vangelo della Famiglia: gioia per il mondo”. Nel documento, pubblicato oggi, il Papa chiede alle famiglie di approfondire i contenuti dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Amoris laetitia. Il servizio di Sergio Centofanti:

Papa Francesco parte da due domande: “Il Vangelo continua ad essere gioia per il mondo? E ancora: la famiglia continua ad essere buona notizia per il mondo di oggi?”.

“Io sono certo di sì” - afferma - e “questo ‘sì’ è saldamente fondato sul disegno di Dio. L’amore di Dio - spiega - è il suo ‘sì’ a tutta la creazione e al cuore di essa, che è l’uomo. È il ‘sì’ di Dio all'unione tra l’uomo e la donna, in apertura e servizio alla vita in tutte le sue fasi; è il ‘sì’ e l’impegno di Dio per un’umanità tanto spesso ferita, maltrattata e dominata dalla mancanza d’amore. La famiglia, pertanto - sottolinea il Papa - è il ‘sì’ del Dio Amore. Solo a partire dall’amore la famiglia può manifestare, diffondere e ri-generare l’amore di Dio nel mondo. Senza l’amore non si può vivere come figli di Dio, come coniugi, genitori e fratelli”.

Francesco invita le famiglie a chiedersi spesso se vivano “a partire dall’amore, per l’amore e nell’amore”. Questo - osserva – significa concretamente “darsi, perdonarsi, non spazientirsi, anticipare l’altro, rispettarsi. Come sarebbe migliore la vita familiare - afferma il Papa - se ogni giorno si vivessero le tre semplici parole ‘permesso’, ‘grazie’, ‘scusa’. Ogni giorno facciamo esperienza di fragilità e debolezza e per questo tutti noi, famiglie e pastori, abbiamo bisogno di una rinnovata umiltà che plasmi il desiderio di formarci, di educarci ed essere educati, di aiutare ed essere aiutati, di accompagnare, discernere e integrare tutti gli uomini di buona volontà”.

“Sogno una Chiesa in uscita - scrive il Papa - non autoreferenziale, una Chiesa che non passi distante dalle ferite dell’uomo, una Chiesa misericordiosa che annunci il cuore della rivelazione di Dio Amore che è la Misericordia. È questa stessa misericordia che ci fa nuovi nell'amore; e sappiamo quanto le famiglie cristiane siano luoghi di misericordia e testimoni di misericordia” e “l’Incontro di Dublino - conclude - potrà offrirne segni concreti”.








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