2017-03-30 12:57:00

Dublino 2018: Chiesa e famiglie in cammino nella misericordia


Chiesa e famiglie sono in cammino nell’amore misericordioso di  Dio. E’ quanto ribadito alla presentazione, presso la Sala Stampa vaticana, della Lettera del Papa per l'Incontro Mondiale delle Famiglie di Dublino 2018. Presenti il card. Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, e mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino. Il servizio di Massimiliano Menichetti:

Dublino 2018, che sarà preceduta da un’ampia catechesi sul ruolo e le sfide della famiglia, sarà un evento non fine a se stesso, ma proiettato nel presente e futuro di una Chiesa e famiglia che cammina. Così in sintesi il cardinale Farrell parlando con i giornalisti della Sala Stampa vaticana, del IX Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà ad agosto dell’anno prossimo in Irlanda:

“La Chiesa di Dublino è già al lavoro. Desidero sottolineare come la preparazione di questo grande evento sia importante in tutte le singole diocesi e nelle parrocchie, tanto quanto la celebrazione finale in Irlanda. È in questo modo, infatti, che l’evento può incidere davvero nella vita familiare, ecclesiale, culturale e sociale, mostrando visibilmente l’intensa comunione di tutto il popolo di Dio e di tutte le famiglie cristiane intorno al Papa”.

Accompagnare le famiglie "nella fase prematrimoniale e poi in tutto il percorso dopo il matrimonio - ha detto il porporato - è fondamentale”. Poi è entrato nei contenuti della Lettera del Papa per l’incontro internazionale:

“È facile vedere la reciproca compenetrazione tra Vangelo, famiglia e mondo di oggi: dal Vangelo la famiglia trae forza e gioia, dalla famiglia evangelizzata il mondo viene a sua volta raggiunto dalla buona notizia dell’amore misericordioso del Padre”.

Ha quindi sottolineato il ruolo della Chiesa che, come ribadisce il Papa, deve essere “in uscita, non autoreferenziale”, luogo di “misericordia”, vicino alle “ferite”: 

“La Chiesa sarà così e farà questo nella misura in cui le famiglie cristiane saranno “luoghi di misericordia e testimoni di misericordia”.

L’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, ha precisato che “esiste il pericolo che ogni persona cerchi di imporre una propria idea personale che non è veramente quella visione di rinnovamento autentico del Papa”:

“La famiglia è chiamata ad essere il luogo di incontro con quella misericordia divina che guarisce e libera. La famiglia è chiamata ad essere il luogo in cui gli sposi si amano non in modo vagamente romantico, ma dentro alle realtà e alle difficoltà quotidiane”.

Quindi ha evidenziato che parlare di famiglia significa anche sapere che possono esserci difficoltà ed in questo contesto la Chiesa deve essere “un luogo in cui le persone” non devono sentirsi “giudicate con durezza, ma possono fare esperienza del forte abbraccio del Signore che li può risollevare”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, mons. Martin ha poi detto che più di mille bambini vivono a Dublino in camere d’albergo perché non hanno una casa. Ha ribadito l’impegno della Chiesa che sta lavorando per dare “alloggi degni”, parallelamente al sostegno alle famiglie che hanno bambini con disabilità. Sollecitato sugli scandali sessuali sui minori, ha condannato tali "abominevoli reati", sottolineando la massima trasparenza e che l’incontro mondiale di Dublino sarà un’opportunità per lavorare insieme su queste ferite:

"The church has to take up and never deny …
La Chiesa deve assumere e mai negare le responsabilità che ci sono state. Penso che gli incontri mondiali delle famiglie abbiano lo scopo di trovare e dare nuova fiducia in vista di una sana vita familiare, di insegnare ai genitori ad avere fiducia nel fatto che i loro figli possono trovare una casa sicura nella Chiesa: in questo ambito abbiamo fatto un lavoro enorme e oggi alcuni timori emersi a causa degli abusi sessuali sui minori possono essere superati per conquistare un ambiente più sano e trasparente”.








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