2017-03-28 08:01:00

Rifugiati in Ue: il no di Vienna. Nuova stretta di Trump


Unione Europea e immigrazione: la questione ricollocamenti crea nuove spaccature. L’Austria annuncia la volontà di defilarsi dal piano di accoglienza dei richiedenti asilo e dice: abbiamo già fatto abbastanza, mentre l’Ungheria denuncia pressioni politiche e ricatti da parte dell’Italia. A Trapani lo sbarco di oltre 500 persone salvate in mare. Adriana Masotti:

A pochi giorni dalla firma, nel Summit per l’anniversario dei Trattati di Roma, che impegna gli Stati membri al rilancio e al rafforzamento dell’Unione Europea, si aprono le prime crepe. Sul fronte dell’immigrazione è arrivato il no dell’Austria che già oggi potrebbe varare il ritiro dal piano di ricollocamenti deciso dalla Ue. Il ministro degli Interni Sobotka, solo poche ore prima, a Bruxelles aveva assicurato la disponibilità all’accoglienza di richiedenti asilo da Grecia e Italia. Vienna giustificata la nuova decisione dicendo di aver accolto negli ultimi due anni in proporzione "molte più domande d'asilo dell'Italia, ovvero 4.587 contro 1.998 domande per un milione di abitanti" e dice: "Abbiamo fatto a sufficienza la nostra parte nella gestione umanitaria". Per Vienna non si tratta, dunque, di un'uscita dall'accordo Ue perché, a suo parere, non sarebbe più tenuta ad accogliere ulteriori profughi.  

E la questione ricollocamenti suscita forti reazioni anche da parte dell’Ungheria che per bocca del portavoce del suo governo, Kovacs, denuncia: il governo Renzi ci ha ricattati facendo pressione politica su di noi e sul resto dei Paesi dell'Europa centro-orientale per la collocazione dei migranti, legandola all'approvazione dei bilanci Ue e oggi ''le cose non sono cambiate". Secondo il commissario Ue responsabile dell'Immigrazione, Avramopoulos, il numero di migranti presenti in Italia che rientrano nel programma di trasferimento in altri Paesi europei ammonta a circa 6.000.

Intanto proseguono le operazioni di salvataggio di migranti nel Mar Mediterraneo: una nave di Medici senza frontiere con 540 persone a bordo, salvate ieri in due momenti diversi, è attesa stamattina a Trapani.

Infine, c'è da registrare una nuova stretta dell’amministrazione Trump sull’immigrazione illegale. Gli Stati e le "città santuario" che continueranno a difendere gli immigrati clandestini non rispettando le leggi sull'immigrazione rischiano la cancellazione di alcuni fondi federali. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Jeff Sessions. Tra queste ci sono San Francisco, New York, ma anche lo Stato della California.








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