“Non è sufficiente vincere le elezioni, è importante saper governare. Ciò richiede alcuni atteggiamenti come la vicinanza, l’ascolto e il servizio, indipendentemente dalla nostra posizione politica o religiosa”: è quanto ha scritto mons. Luis Gerardo Cabrera Herrera, arcivescovo di Guayaquil, in una lettera rivolta ai candidati al ballottaggio per le elezioni presidenziali in Ecuador.
Invito al dialogo e al rispetto tra i candidati
Nella lettera il presule esorta i candidati al rispetto e al dialogo nel corso della
campagna elettorale che è iniziata venerdì. “La vicinanza rende possibile alle autorità
la condivisione con la nostra gente, in particolare con i più vulnerabili. L’ascolto
ci permette di scoprire ciò che le persone vivono, vogliono e si aspettano; e non
esattamente proprio quello che ci piacerebbe sentire.
Considerare potere come servizio. Dare centralità ad esclusi
Il servizio — prosegue la lettera — è il principio guida di ogni progetto e programma
sociale, politico o economico”. Secondo l’arcivescovo, se si considera il potere come
servizio si impedisce la manipolazione dei poveri. “Gli esclusi non sono oggetti,
ma soggetti e protagonisti della propria storia. Questa convinzione — conclude mons.
Cabrera Herrera — richiede il riconoscimento, il rispetto e la promozione”. Il ballottaggio
per le presidenziali è previsto per il prossimo 2 aprile.
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