Un’intervista a tutto campo, dai prossimi viaggi ai manifesti che lo criticavano in romanaccio, dalla vicenda dell’Ordine di Malta alla crisi di vocazioni: Papa Francesco ne ha parlato col settimanale tedesco “Die Zeit”. Il servizio di Sergio Centofanti:
Idealizzare le persone è forma di aggressione
“Non mi sento un uomo eccezionale” - afferma il Papa
rispondendo alla domanda se si senta schiacciato dalle aspettative che in tanti nutrono
su di lui – “sono un peccatore”, “un uomo che fa quello che può”, “comune”. Sento
che “non mi fanno giustizia con le aspettative”, “esagerano”. “Non si dimentichi -
precisa - che l’idealizzazione di una persona è una forma sottile di aggressione”
e “quando mi idealizzano mi sento aggredito”.
Capisco se a qualcuno non piace come agisco
Il giornalista gli chiede se gli facciano male gli
attacchi che vengono dal Vaticano. “No” risponde Francesco: “Dal momento che sono
stato eletto Papa non ho perso la pace. Capisco che a qualcuno non piaccia il mio
modo di agire, ma lo giustifico, ci sono tanti modi di pensare, è legittimo ed è anche
umano, è una ricchezza”.
Il romanaccio dei manifesti e il senso dell'umorismo
E sui manifesti in romanaccio che lo accusavano di
non essere misericordioso, dice che il romanaccio usato “era bellissimo”: però – sottolinea
– “non l’ha scritto uno della strada”, ma una persona colta. Riesce a ridere anche
di questo, dice il giornalista: e il Papa risponde di sì, ricordando che tutti i giorni
prega con la preghiera di San Tommaso Moro per chiedere il senso dell’umorismo. E
il Signore gli “dà abbastanza senso dell’umorismo”.
Ordine di Malta
Sulla vicenda dell’Ordine di Malta spiega che c’erano
dei problemi che il cardinale Burke “forse non è stato capace di gestire, perché lui
non era l’unico protagonista”. Per questo ha nominato un delegato capace di sistemare
le cose, una persona “con un carisma che non ha il cardinale Burke”. Ma il porporato
– osserva – resta sempre patrono dell’Ordine.
Crisi vocazioni, problema grande
Riguardo alla crisi di vocazioni, il Papa osserva
che “è un problema grande” e “grave”. Dove non ci sono sacerdoti manca l’Eucaristia
e “una Chiesa senza l‘Eucaristia non ha la forza: la Chiesa fa l’Eucaristia ma l’Eucaristia
fa la Chiesa”. Se mancano le vocazioni sacerdotali – rileva – è perché manca la preghiera.
C’è anche il problema della bassa natalità. Inoltre è importante il lavoro con i giovani,
ma non bisogna cadere nel proselitismo: è importante infatti anche una selezione,
perché se non c’è una vera vocazione poi sarà il popolo a soffrire. Comunque – aggiunge
– il “celibato opzionale", cioè lasciato alla libera scelta, "non è la soluzione”.
Mentre la questione dei “viri probati” è una possibilità, ma poi vanno precisati i
compiti che possono assumere per le “comunità isolate”.
La crisi è per crescere nella fede
Alla domanda sui suoi momenti di difficoltà, Francesco
ha ribadito di aver avuto “momenti bui“ e anche “momenti vuoti”, che non capiva: “anche
situazioni brutte” per colpa sua, di peccato, che lo hanno fatto arrabbiare con Dio.
“Io mi arrabbio … e adesso mi sono abituato”, afferma ridendo. Ma il Signore – ha
aggiunto – “vuole bene più ai peccatori”. E poi “la crisi è per crescere nella fede.
Non si può crescere senza crisi”. “La crisi è parte della vita e una fede che non
entra in crisi per crescere, di solito rimane infantile”. Anche Pietro “ha avuto una
brutta crisi”, ha rinnegato Gesù … “e l’hanno fatto Papa!”. Il giornalista domanda:
e come si torna alla fede? “La fede – risponde - è un dono: te la danno. La chiedo
e Lui risponde. Prima o poi, eh? Ma alle volte, tu devi aspettare, in una crisi”.
Non avere paura della verità, le paure chiedono le porte
Sulla ricerca teologica, parla della necessità del
metodo storico-critico e di non avere paura della verità storica: “Le paure chiudono
le porte. Invece, la libertà apre le porte”.
L’uomo è una bontà ferita, ma la cattiveria uccide
L’uomo è buono o cattivo per natura? “L’uomo è immagine
di Dio” – afferma Francesco – “è buono” ma “è stato tentato e si è ferito: è una bontà
ferita”, dunque “è debole”. “La cattiveria è un’altra cosa, più brutta”. Per esempio,
“Adamo non è stato cattivo: è stato debole, è stato tentato dal diavolo. Invece, la
prima cattiveria è quella del figlio, di Caino”: ha ucciso non per debolezza ma “per
gelosia, per invidia, per voglia di potere … è la cattiveria delle guerre. E’ la cattiveria
che oggi troviamo nella gente che uccide: uccide l’altro”, la cattiveria” di chi fabbrica
le armi.
Mi fa male la Chiesa che non è fedele
Si parla dei mafiosi che si fanno la croce prima di
ammazzare: “E’ una malattia religiosa” – afferma il Papa – che lo fa arrabbiare. Ma
si arrabbia di più – dice – quando la Chiesa “non dà una testimonianza di fedeltà
al Vangelo: quello mi fa male”.
Preoccupato per i populismi in Europa
Alla domanda sui populismi di oggi risponde di essere
preoccupato, almeno per quelli che si vedono in Europa: dietro – sottolinea - c’è
sempre “un messianismo: sempre. E anche una giustificazione”, quella di preservare
l’identità di un popolo. Invece, i grandi politici del dopoguerra nel vecchio continente
“hanno immaginato l’unità europea”, “una cosa non populista” ma “una fratellanza di tutta l’Europa, dall’Atlantico
agli Urali. E questi sono i grandi leader – i grandi leader – che sono capaci di portare
avanti il bene del Paese senza essere loro al centro. Senza essere messia: il populismo è cattivo
e alla fine finisce male, come ci mostra il secolo scorso” e qui cita Hitler.
La terza guerra mondiale a pezzetti
Il Papa torna a parlare della “terza guerra mondiale
a pezzetti”: basta pensare all’Africa, all’Ucraina, all’Asia, al dramma in Iraq,
“alla povera gente che è stata cacciata via”. E’ una guerra che “si fa con le armi
moderne e c’è tutta una struttura di fabbricatori di armi che aiuta questo”.
I prossimi viaggi internazionali
Infine, i prossimi viaggi: andrà in India, Bangladesh,
Colombia, Fatima, allo studio c’è l’Egitto. Vorrebbe andare in Sud Sudan, ma non crede
si possa fare. Erano in programma i due Congo, ma con Kabila non crede di poter andare.
E anche in Russia non può andare, perché dovrebbe andare anche in Ucraina.
All the contents on this site are copyrighted ©. |