Un appello a sostenere finanziariamente la ricostruzione dei villaggi della Piana di Ninive, dove abitavano i cristiani fuggiti davanti all’avanzata del cosiddetto Stato islamico, è stato rivolto dal Patriarcato di Babilonia dei Caldei alle proprie diocesi e alle comunità caldee sparse nel mondo, formate da migranti che hanno lasciato l’Iraq. Il Patriarcato e alcune singole diocesi hanno già messo a disposizione quasi 500 milioni di dinari iracheni — pari a più di 380.000 euro — per accelerare il ripristino di abitazioni e chiese danneggiate o distrutte durante gli anni di occupazione jihadista, e così consentire il rientro degli sfollati che desiderano tornare alle proprie case.
Monitorare eventuali violazioni e conflitti
Nell’appello, il Patriarcato chiede a tutte le comunità caldee di continuare a sostenere
con generosità i programmi di ricostruzione. E, come riferito dall’agenzia Fides,
si dichiara anche favorevole al coinvolgimento di osservatori internazionali incaricati
di monitorare eventuali violazioni e conflitti da parte delle forze impegnate nella
guerra contro lo Stato islamico e prevenire eventuali scontri tra governo centrale
e governo autonomo del Kurdistan iracheno nella direzione dei territori liberati.
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