2017-03-04 11:00:00

Arcivescovo di Varsavia: accogliere i rifugiati dalla Siria


L’arcivescovo di Varsavia, il cardinale Kazimierz Nycz, ha lanciato un appello affinché la Polonia accolga alcune centinaia di rifugiati siriani che hanno bisogno di cure mediche urgenti. In una lettera pastorale diffusa alla stampa nella giornata di Mercoledì delle Ceneri e che sarà letta in tutte le parrocchie della diocesi questa domenica , il porporato ha sottolineato quanto sia importante l’accoglienza per ogni fedele cristiano: “Ne va dell’immagine della Polonia e della Chiesa in Polonia”, ha dichiarato l’arcivescovo di Varsavia, che ha auspicato un’apertura all’accoglienza anche da parte delle autorità.

L’iniziativa della Caritas Polonia “Famiglia per famiglia”
Al momento nel Paese si registra un forte dibattito fra chi si schiera per aiuti da inviare esclusivamente in Siria e quanti ritengono invece sia necessario rispondere alle urgenti necessità di chi fugge dalla guerra, prestando accoglienza e sostegno. Nella prima direzione si è già mossa la Caritas polacca con il programma umanitario “Famiglia per famiglia” lanciato il 4 ottobre 2016 per portare assistenza in loco alle famiglie siriane vittime del conflitto. In pratica il programma, organizzato in collaborazione con Caritas Libano, Caritas Aleppo, la missione delle Suore Francescane Missionarie di Maria e le chiese locali prevede che famiglie, parrocchie, comunità, imprese e vescovi polacchi si impegnino ognuno a finanziare per 6 mesi una famiglia siriana segnalata in una speciale pagina web, www.rodzinarodzinie.caritas.pl. All’iniziativa hanno finora aderito diversi vescovi,  quasi 400 parrocchie, una quarantina di congregazioni religiose, più di 450 sacerdoti e oltre di 5mila famiglie polacche. Più 1.700 famiglie siriane , soprattutto ad Aleppo e nei campi i profughi siriani in Libano, ricevono attualmente questo sostegno finanziario.

Aiutare in loco, ma anche aprire corridoi umanitari
Nella lettera ripresa da L’Osservatore Romano,  il card. Nycz, esprime l’auspicio che dopo il progetto “Famiglia per famiglia”, il prossimo passo sia l’apertura di corridoi umanitari per accogliere in Polonia poche centinaia di rifugiati che hanno urgente bisogno di cure mediche e di assistenza necessaria per sopravvivere.   “Questo - ha sottolineato - interpella anche le istituzioni pubbliche. La Caritas Polonia e le diocesi sono pronte, ma la cosa più importante è il coinvolgimento delle comunità locali”. “Credo che un simile appello - ha risposto in un’intervista il Ministro della Famiglia e del Lavoro, Elzbieta Rafalska - possa essere accolto dal Governo, ma se si parla di soluzioni concrete, bisogna sapere a chi sono dedicate e quale  è l’entità dell’assistenza necessaria”. (L.Z.)








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