Ferme parole di condanna per la nuova spirale di violenze contro i cristiani nel Sinai sono state espresse dal Grande Imam dell'Università di Al-Azhar, Ahmad Muhammad al-Tayyib, durante la conferenza “Libertà e cittadinanza, fra diversità e integrazione”, organizzata nei giorni scorsi al Cairo dalla prestigiosa istituzione sunnita sotto gli auspici del Presidente della Repubblica e con la partecipazione di delegati religiosi e laici da 50 Paesi.
Dalla conferenza ad Al-Azhar no alla violenza
in nome della religione
La conferenza, alla quale sono intervenuti più alti
capi spirituali di tutte le confessioni cristiane del Medio Oriente, si è conclusa
con una Dichiarazione per la coesistenza tra cristiani e musulmani (“Al Azhar Declaration
for Muslim-Christian Coexistence”) che condanna l’uso della violenza in nome della
religione ed esorta le persone di fedi differenti a vivere insieme in armonia e nel
reciproco rispetto.
Rifondare la nozione di cittadinanza su basi
razionali
Tra le questioni al centro della conferenza, la questione
della “dhimmitudine”, concetto che pretende di fondare su basi religiose una presunta
disuguaglianza civica fra musulmani e non musulmani. Concetto che anche l’Imam al
Tayyib ha riconosciuto essere anacronistico e non scientifico. Di qui lo sforzo, alla
base del confronto all’al Azhar, di rifondare la nozione di cittadinanza e di appartenenza
civica su basi razionali. “Tutti i cittadini sono uguali e i cristiani non possono
essere considerati come una minoranza, termine caratterizzato da connotazioni negative”,
ha detto il grande imam, il quale secondo quanto riferisce AsiaNews, ha osservato
inoltre che “la volontà congiunta di una nazione si basa sulla cittadinanza, sull’uguaglianza
e sullo stato di diritto, pena il fallimento di ogni progresso umano”.
All the contents on this site are copyrighted ©. |