2017-03-03 15:00:00

Al-Azhar: dichiarazione sulla coesistenza tra cristiani e musulmani


Ferme parole di condanna per la nuova spirale di violenze contro i cristiani nel Sinai sono state espresse dal Grande Imam dell'Università di Al-Azhar, Ahmad Muhammad al-Tayyib, durante la conferenza “Libertà e cittadinanza, fra diversità e integrazione”, organizzata nei giorni scorsi al Cairo dalla prestigiosa istituzione sunnita sotto gli auspici del Presidente della Repubblica e con la partecipazione di delegati religiosi e laici da 50 Paesi.

Dalla conferenza ad Al-Azhar no alla violenza in nome della religione
La conferenza, alla quale sono intervenuti più alti capi spirituali di tutte le confessioni cristiane del Medio Oriente, si è conclusa con una Dichiarazione per la coesistenza tra cristiani e musulmani (“Al Azhar Declaration for Muslim-Christian Coexistence”) che condanna l’uso della violenza in nome della religione ed esorta le persone di fedi differenti a vivere insieme in armonia e nel reciproco rispetto.

Rifondare la nozione di cittadinanza su basi razionali
Tra le questioni al centro della conferenza, la questione della “dhimmitudine”, concetto che pretende di fondare su basi religiose una presunta disuguaglianza civica fra musulmani e non musulmani. Concetto che anche l’Imam al Tayyib ha riconosciuto essere anacronistico e non scientifico. Di qui lo sforzo, alla base del confronto all’al Azhar, di rifondare la nozione di cittadinanza e di appartenenza civica su basi razionali. “Tutti i cittadini sono uguali e i cristiani non possono essere considerati come una minoranza, termine caratterizzato da connotazioni negative”, ha detto il grande imam, il quale secondo quanto riferisce AsiaNews, ha osservato inoltre che “la volontà congiunta di una nazione si basa sulla cittadinanza, sull’uguaglianza e sullo stato di diritto, pena il fallimento di ogni progresso umano”.








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