2017-03-03 12:13:00

A Bologna, convegno su Chiesa e città con Zuppi e Lorefice


"Ho ancora il sogno che la Chiesa possa cambiare la città". Con queste parole mons. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, ieri sera ha concluso una conversazione che si è tenuta nella sua cattedrale con l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, e l’ex rettore dell’Università emiliana Ivano Dionigi. Un momento di confronto nel contesto delle celebrazioni del Congresso eucaristico diocesano. Il servizio di Luca Tentori:

Chiesa e città, un binomio che ha attraversato secoli di storia: dall’Illuminismo al Medioevo, dall’agostiniana De Civitate Dei all’archetipo biblico di Gerusalemme e Babilonia. Ieri sera ne hanno parlato ancora a Bologna, in cattedrale, in una conversazione tra mondo laico e cristiano. "Carità e profezia sono il lessico della Chiesa – ha spiegato nel suo intervento l’ex rettore dell’antica università cittadina Ivano Dionigi - così come umanità e dignità sono le parole che reggono la città":

“Città e Chiesa non sono separate, sono distinte, sono compagne di viaggio, magari per strade diverse però tutte orientate verso la stessa direzione e verso la stessa meta: la salvezza dell’uomo. La salvezza è una parola che non è sequestrabile da nessuno perché è un valore assoluto, non è una parola, una prerogativa di pochi ma è una necessità e un’urgenza di tutti”.

Due fenomeni sconvolgono la storia della città di oggi: la rivoluzione tecnologica che offre infinite possibilità ma anche inedite domande, e i popoli che arrivano in Europa in cerca di una vita nuova:

“Vengono a ricordarci che la nostra cultura e la nostra storia, la nostra grande storia europea, deve fare i conti con la geografia e la demografia. Vengono a ricordarci che noi rischiamo di scontare quello che è iscritto sul nostro nome di occidentali, di destinati di essere al tramonto. Ci invitano a fare un’alleanza anche nel nostro interesse, anche per la nostra salvezza”.

Una riflessione ecclesiale è stata invece offerta dall’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, che ha ricordato la responsabilità dei cristiani nel far ripartire le città. Occorre però leggere la storia, luogo teologico della presenza di Dio, con uno sguardo dal basso, dalla parte dei sofferenti:

“L’Eucarestia è la vera responsabilità che la Chiesa ha nei confronti degli uomini e delle città. La Chiesa deve custodire questa consapevolezza: tenere aperta la memoria del mondo nuovo, del mondo riscattato dal male. Questo è l’Eucarestia, perché l’Eucarestia è il memoriale della Pasqua del Signore e dunque dell’annuncio del mondo e della città degli uomini riscattata dal male”.








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