Non è sufficiente solo conoscere gli ecosistemi ma è anche necessario riflettere sulla presenza e sull'azione umana in questi ambienti. E’ quanto ha affermato il cardinale Sérgio da Rocha, arcivescovo di Brasilia, presidente della Conferenza episcopale brasiliana, aprendo la Campagna di Fraternità 2017. L’edizione di quest’anno è incentrata sul tema “Fraternità: ecosistemi brasiliani e difesa della vita” e trae ispirazione dal versetto biblico “Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gn 2,15).
Il card. da Rocha: la crisi ecologica richiede una conversione interiore
Aprendo la Campagna, il porporato ha anche sottolineato che in Brasile l’importanza
di questa iniziativa cresce di anno in anno. Nessuno - ha aggiunto - può restare indifferente
di fronte alla distruzione degli ecosistemi, della propria casa comune. Ammirare gli
ecosistemi – ha concluso l’arcivescovo di Brasilia – significa contemplare anche l’opera
del Creatore. La Conferenza episcopale brasiliana ha recentemente lanciato l’allarme
per la devastazione degli ecosistemi, “sintomo di una crisi ecologica che richiede
una profonda conversione interiore”.
Il messaggio del Papa
Ieri è stato inoltre diffuso il messaggio di Papa Francesco in occasione della Campagna
di Fraternità. Nel testo il Pontefice sottolinea che il degrado ambientale è sempre
accompagnato dall’ingiustizia sociale. “I popoli indigeni – ha scritto inoltre il
Santo Padre - sono un chiaro esempio “di come la convivenza con la creazione può essere
rispettosa”, feconda e misericordiosa. E’ necessario conoscere e imparare da questi
popoli il loro modo di rapportarsi con la natura. (A.L.)
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