2017-02-06 12:41:00

Vescovi Cerna: aiuti per migranti e dialogo interreligioso


Le migrazioni verso l’Europa, il dialogo fra cristiani e musulmani, le difficoltà del nord Africa: sono alcuni dei temi discussi dalla Conferenza Episcopale della Regione Nord dell’Africa (Cerna) riunitasi in Assemblea dal 2 al 5 febbraio nel monastero di Keur Moussa, nella diocesi di Thiés, in Senegal. L’incontro, presieduto da mons. Paul Desfarges - vescovo di Costantina e Ippona, nominato il 24 dicembre scorso arcivescovo di Algeri dove si insedierà il 10 febbraio - è stato preceduto da un ritiro spirituale durante il quale ha offerto delle meditazioni il card. Théodore Adrien Sarr, arcivescovo emerito di Dakar. I vescovi della Cerna hanno avuto diversi incontri in alcune diocesi del Paese e sono stati ricevuti dal Presidente Macky Sall.

I migranti nel Nord Africa
Sulla questione migranti i presuli hanno rimarcato l’accoglienza offerta dalle comunità cristiane, considerata una priorità nel nome del Vangelo, insieme a quanti contribuiscono accompagnando e sostenendo prioritariamente malati, donne sole o con bambini, minori non accompagnati e detenuti. “Sottolineamo l’immenso bisogno dei migranti di essere ascoltati – si legge nel comunicato finale dell’Assemblea –. Siamo particolarmente interpellati dalla solitudine, dalle prove interiori che vivono molti di loro. Ringraziamo le nostre Caritas, organizzazioni diocesane, le nostre parrocchie e comunità e tutte le persone, di qualunque nazionalità e confessione, che si impegnano di fronte a ciò che costituisce uno dei drammi più grandi del nostro secolo”. L’auspicio è che “la coscienza dei popoli e in primo luogo delle comunità ecclesiali” sostengano i leader “nella ricerca di vie più degne e giuste”.

Le Chiese maghrebine hanno bisogno di volontari, sacerdoti e religiosi
Per le necessità del Maghreb i vescovi chiedono aiuti da parte di volontari, sacerdoti fidei donum, religiosi e religiose, per studenti e migranti sub sahariani e per condividere con le comunità cristiane ciò che viene vissuto con i popoli maghrebini musulmani. “L’incontro con i musulmani è un guadagno per tutta l’Africa e oltre – aggiungono i presuli –. Siamo stati testimoni, qui in Senegal, di una convivialità cristiano-islamica fin nelle famiglie”.

L’impegno delle comunità ecclesiali di fronte alle difficoltà sociali
​Circa la realtà sociale dei Paesi africani si registrano ancora violenze, prospettive politiche ed economiche incerte, blocchi e restrizioni che possono indebolire singoli e comunità. “Ci sforziamo di guardare queste difficoltà con lucidità e di affrontarle con coraggio – prosegue il documento –. L’influenza del Vangelo non si misura con un peso numerico, ma secondo la qualità dell’impegno nella società. Crediamo sia una grazia … essere Chiese modeste. Il servizio, in particolare presso i più deboli – concludono i vescovi del nord Africa – contribuisca al cammino dei popoli verso più giustizia e pace”. (A cura di Tiziana Campisi)








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