2017-02-05 11:08:00

Romania. Governo ritira decreto depenalizzazione corruzione


Il governo romeno ieri sera ha deciso di ritirare il controverso decreto sulla depenalizzazione dell’abuso d’ufficio e di altri reati legati alla corruzione. L’annuncio è stato dato in diretta televisiva dal premier Sorin Grindeanu e ha evitato, così, il pronunciamento in merito alla legittimità del provvedimento stesso da parte della Corte Costituzionale – richiesto nei giorni scorsi dal presidente Iohannis – atteso per martedì.

La decisione dopo giorni di proteste in tutto il Paese

Il decreto aveva suscitato grande malcontento nella popolazione che per cinque giorni consecutivi era scesa massicciamente in piazza dando vita a manifestazioni nella capitale Bucarest, ma anche nelle più importanti città del Paese: al centro della protesta una misura interpretata dalla gente come un “regalo” ai tanti politici, funzionari e imprenditori attualmente sotto inchiesta in Romania, tra cui il leader del partito socialdemocratico, Liviu Dragnea. Accanto alla popolazione, invece, si era apertamente schierato il presidente romeno Klaus Iohannis, mentre il premier Grindenau ha convocato per oggi una riunione dell’esecutivo con l’obiettivo di abrogare l’ordinanza d’urgenza sulla riforma del codice penale.

Il monito dell’Ue: a rischio accesso Paese ad area Schengen

A causa del decreto, un duro monito alle autorità romene era arrivato anche dai vertici della Commissione Europea che aveva messo in guardia il governo di Bucarest dal compiere passi che portassero indietro nella lotta alla corruzione dilagante nel Paese, minacciando anche di non far progredire il dossier sull’accesso della Romania all’area Schengen. (R.B.)      








All the contents on this site are copyrighted ©.