Il governo del Regno Unito deve raddoppiare gli sforzi per avviare una riforma carceraria: è quanto chiedono i vescovi di Inghilterra e Galles in una nota diffusa dopo che il Ministero della Giustizia britannico ha diffuso un rapporto sui casi di suicidio dietro le sbarre. E i numeri, purtroppo, parlano chiaro: nel Paese, i detenuti che pongono volontariamente fine alla propria vita sono in drammatico aumento.
Episodi scioccanti ed inaccettabili
Secondo il rapporto, infatti, nel 2016 si sono contati 119 morti autoinflitte; 34.784
incidenti provocati da autolesionismo e 25.049 episodi di assalti e violenza. Si tratta
di dati “scioccanti ed inaccettabili”, ha detto mons. Richard Moth, vescovo di Arundel
e Brighton e coordinatore dei cappellani carcerari, indicando nella carenza di personale
e nel sovraffollamento di detenuti i principali fattori scatenanti simili episodi.
Lo scorso anno, infatti, si sono verificate proteste degli addetti carcerari che hanno
lanciato l’allarme sulla salute e la sicurezza sul lavoro, mentre numerosi detenuti
hanno manifestato seri disturbi.
Carenza di personale e sovraffollamento di detenuti tra le cause dei suicidi
“Le statistiche attuali sui suicidi e gli atti di autolesionismo in prigione– afferma
mons. Moth – sono scioccanti. Ogni morte rappresenta una tragedia per la persona stessa,
per i suoi familiari e per il personale carcerario che ha cercato di evitarla”. “Consentire
che nelle nostre carceri si arrivi a questo livello è inaccettabile – ha aggiunto
il presule – Bisogna affrontare urgentemente le questioni riguardanti la carenza di
personale ed il sovraffollamento di detenuti, anche per assicurare le giuste e necessarie
cure ai prigionieri affetti da malattie mentali”.
L’impegno della Chiesa nella Pastorale carceraria
“Lo scrittore Dostoevsky – ha ricordato il vescovo di Arundel and Brighton – ha scritto
che il grado di civiltà di una società può essere giudicato entrando in una delle
sue prigioni”. Per questo, “è responsabilità di tutti affrontare questa situazione”.
Di qui, l’appello del vescovo al governo affinché “proceda il più presto possibile
alla riforma carceraria” Dal suo canto, la Chiesa di Inghilterra e Galles si impegna,
“insieme ai cappellani ed ai volontari, a proseguire nell’impegno di supportare i
detenuti più vulnerabili, lavorando al fianco delle istituzioni e dei responsabili
degli istituti di detenzione”. (A cura di Isabella Piro)
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