2017-01-31 14:59:00

Yemen: è crisi umanitaria senza precedenti


Si complica sempre più la guerra in corso da quasi due anni nello Yemen tra coalizione a guida saudita che sostiene il governo e le fazioni di ribelli sciiti Houti. Intanto sul fronte sanitario e alimentare la popolazione è allo stremo e gli staff internazionali impegnati sul territorio sono a rischio. Il rapporto presentato da Medici Senza Frontiere per la città di Taiz, denuncia il collasso sanitario e la carenza di supporto umanitario. Il servizio di Gabriella Ceraso:

A marzo saranno due anni dall’inizio del conflitto civile nello Yemen, tuttora senza soluzione né politica né militare. Il Paese è spaccato in due tra il governo del presidente Hadi trasferitosi ad Aden, riconosciuto dalla comunità internazionale ma non dai ribelli sciiti Houti né dai fedeli all’ex presidente Saleh per lo più militari. Inutile finora anche l’intervento dell’Onu. Eleonora Ardemagni analista dell’Istituto affari internazionali:

“Si è tentato, in queste ultime settimane, di proporre un nuovo piano che individuasse un nuovo presidente riconosciuto da entrambe le parti e che quindi presupponesse che il presidente Alì si facesse da parte. Ma ovviamente questo piano è stato respinto. Non c’è luce anche perché non c’è una iniziativa politica regionale capace di superare questo stallo”.

E il caos alimenta l‘estremismo islamico sia dell’Is che di Al Qaeda nella penisola arabica, il ramo più pericoloso specie nei confronti degli Stati Uniti che bombardano gli islamisti oggi con la nuova presidenza Trump in modo ancora più mirato e non più solo con droni:

“C’è stata un’operazione con un commando militare, quindi con dei soldati statunitensi, in Yemen contro gruppi di Al Qaeda alleati con tribù locali. Questo è la prima operazione militare sul campo degli Stati Uniti in Yemen dall’inizio del conflitto. Probabilmente è un’operazione preparata già nelle precedenti settimane dall’amministrazione Obama, perché va a colpire zone in cui le organizzazioni jihadiste hanno forti legami con le tribù locali; ma che ha anche l’obiettivo di provare a raccogliere informazioni su come funziona Al Qaeda in Yemen e su quale siano l’organizzazione e la gerarchia”.

E’ da due anni che la popolazione soffre della guerra: da 7000 a oltre 10 mila le vittime e chi vive rischia altrettanto. La mancanza di generi alimentari potrebbe tradursi nel 2017 in carestia, secondo l’Onu: già più di due milioni i bambini malnutriti:

“Lo Yemen, già prima dell’inizio del conflitto, era il Paese più povero del Medio Oriente e del Nord Africa. E’ un Paese estremamente giovane e quindi pensiamo alla malnutrizione che colpisce in particolare la fascia giovanile e quello che questo significa in termini di una generazione persa per il futuro, a livello anche di educazione e scolarizzazione”.

A Taiz città emblematica per la crisi umanitaria Medici Senza Frontiere denunciano  servizi sanitari nel mirino, personale minacciato e molestato. E l’assenza di giornalisti contribuisce al silenzio che avvolge lo Yemen considerato erroneamente da molti lontano e ininfluente sugli equilibri europei. 








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