2017-01-28 13:37:00

Economia debole e famiglie in difficoltà, l'Italia è al palo


Per il governatore di Bankitalia Ignazio Visco l'Italia dovrebbe registrare una crescita del Pil dell'1% nel 2017-2019. Le famiglie però fanno ancora fatica a riprendersi dalla crisi. L’ultima rilevazione Eurostat dice che, nel terzo trimestre 2016, il reddito reale delle famiglie è solo salito dello 0,2%, Dati che dimostrano come troppi nuclei abbiano poche risorse a disposizione per progettare un futuro. Alessandro Guarasci:

La ripresa economica in Italia è ancora debole e rimangono molte sacche di disagio e difficoltà. Basta dire che, secondo l’Eurispes, il 48,3% delle famiglie non riesce ad arrivare alla fine del mese, con un incremento di circa un punto percentuale rispetto all'anno scorso. Quasi una famiglia su tre va in banca per chiedere un prestito, ma poi l’8% non l’ottiene perché il sistema è troppo rigido. Insomma, pochi servizi per chi ha deciso di avere figli, poco sostegno dallo Stato e scarso aiuto dalla finanza. Qualche giorno fa il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino ha detto che si sono trovati 20 miliardi per le banche, ma non si sono fatti i decreti attuativi del pacchetto famiglia previsto nella legge di bilancio. Mons. Pietro Maria Fragnelli, presidente della Commissione episcopale per la famiglia:

“Il clima culturale che noi stiamo vedendo è, da un lato, cercare di erodere forse la figura o la visione tradizionale della famiglia, ma, dall’altro lato, cercare di imporre un modello che attinge alla famiglia. La confusione culturale sull’argomento fa sì che poi alla fine prevalgano interessi che perdono di vista, concretamente, le esigenze delle famiglie reali”.

Da anni in Italia si pensa si introdurre un sistema che rapporti le tasse da pagare al numero di componenti della famiglia. L’economista Leonardo Becchetti:

“Io penso che si debba comunque anche intervenire sulle aliquote, perché  è una questione di equità e bisogna valorizzare quello che è, tra l’altro, il contenuto di ricchezza e di senso, il valore relazionale di una famiglia: la famiglia è un investimento. Anche perché la demografia comincia a incidere molto negativamente sull’economia: abbiamo una forza lavoro sempre più anziana e abbiamo quindi un problema molto serio di produttività che dipende anche dal fattore demografico”.

Il tema di un fisco più amico della famiglia è comunque all’ordine del giorno delle forze politiche, e vedremo se corso del 2017 ci saranno novità. Ancora mons. Fragnelli:

“Certamente, il passo grande in avanti è che è tornato al centro dell’attenzione il fattore famiglia. Sicuramente abbiamo bisogno ancora di molto dialogo tra le diverse anime della società italiana, perché questo fattore non venga manipolato e alla fine sostanzialmente emarginato; per cui, nei momenti di difficoltà, prevalgono altri interessi, insomma”.

Oggi a Roma, l’assemblea nazionale del Popolo della Famiglia. Il fondatore Mario Adinolfi:

“Credo che manchi completamente una politica per la famiglia. E’ innanzitutto un fattore culturale. Le classi dirigenti italiane non hanno capito quel monito che già San Giovanni Paolo II davanti ai consiglieri regionali del Lazio poneva come elemento: ‘Attraverso la famiglia - diceva Papa Wojtyla - si leggono come in un prisma tutti i bisogni della società’. Senza una politica complessiva a favore della famiglia e una riflessione culturale che faccia capire come il nostro Paese sia reticolato di famiglie che vanno sostenute, non si riesce a far ripartire l’Italia".








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