Sono Nuova Zelanda e Danimarca i Paesi più virtuosi al mondo secondo il Rapporto sulla corruzione, pubblicato oggi da Transparency International. Lo studio dell’organizzazione, giunto alla 22.esima edizione, si basa sul cosiddetto “indice di percezione” che misura la corruzione nel settore pubblico e politico di 176 Paesi. A seguire, nella classifica, figurano Finlandia e Svezia, Stati che - sottolinea Transparency International - “possiedono legislazioni avanzate su accesso all’informazione, diritti civili, apertura e trasparenza dell’amministrazione pubblica”.
Italia è 60.ma, ultima la Somalia
L'Italia fa segnare un miglioramento nel 2016 rispetto al 2015, ma è 60.ma assieme
a Cuba ed è terzultima nella classifica dei Paesi Ue, seguita da Grecia e Bulgaria.
Germania e Regno Unito sono al 10.mo posto, la Francia al 23.mo. Fanalino di coda
del Rapporto risulta la Somalia, immediatamente preceduta da Sud Sudan, Corea del
Nord e Siria.
Il caso degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono scesi al 18.esimo posto, due posizioni in meno rispetto all'anno
precedente. Secondo Alejandro Salas, direttore regionale di Transparency International
per le Americhe, l'impatto della gestione del neo Presidente Donald Trump potrà riflettersi
solo nelle classifiche future. “Trump ha un duplice rapporto con la questione della
corruzione”, ha detto Salas. “Da un lato - ha aggiunto - ha fatto una campagna contro
la corruzione, dicendo che voleva scuotere l'istituzione, dando il potere al popolo,
ma dall’altro con la sua mancanza di trasparenza manda segnali allarmanti che la corruzione
potrebbe essere alimentata”.
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