2017-01-25 14:00:00

Cile: i vescovi auspicano giustizia e pace per la regione dell’Araucanía


Il Consiglio permanente della Conferenza episcopale cilena (Cech) ha emesso ieri una nota, firmata dal presidente, mons. Santiago Silva Retamales, vescovo castrense, nella quale auspica che il lavoro della Commissione presidenziale consultiva per l’Araucanía “possa tradursi in proposte e decisioni politiche pubbliche con l’urgenza che è richiesta, poiché la regione, colpita da anni da scontri e violenze, e con essa il popolo mapuche non possono soffrire “nuove dilazioni nel cammino di incontro, giustizia, riparazione e pace”. Nella nota - riporta l'agenzia Sir - la Cech ringrazia in particolare il vescovo di Temuco, mons. Héctor Vargas, che ha coordinato la Commissione, redigendo un rapporto finale, con una serie di proposte, consegnato lunedì alla presidente della Repubblica Michelle Bachelet. Proposte che vengono “giudicate positivamente” dalla Chiesa cilena.

Grave situazione di povertà e violenza nella regione
La nota dell’episcopato mette in evidenza tre aspetti rilevanti che la Commissione ha invitato ad affrontare: la realtà storica e i diritti del popolo mapuche, la drammatica sofferenza delle vittime di violenza rurale, con chiese o templi di diverse confessioni religiose bruciati, e la grave situazione di povertà della regione. A giudizio del Consiglio permanente della Cech, il rapporto della Commissione fa emergere “una realtà di ingiustizia, rinvio nella soluzione dei problemi e violenza che la Chiesa ha denunciato e accompagnato attraverso anni di missione evangelizzatrice e di servizio alla zona”.

Piano speciale per l’Araucanía
Le richieste della Commissione, consegnate alla presidente Bachelet, prevedono, tra l’altro, il riconoscimento costituzionale dei popoli indigeni; una rappresentanza speciale in Congresso e la costituzione di un ministero per i Popoli indigeni; l’approvazione di una legge speciale per l’Araucanía; la creazione di commissioni per la ridistribuzione delle terre indigene e per la riparazione delle vittime della violenza; piani organici di sviluppo per le comunità indigene; la creazione di un’Agenzia per l’Acqua. La presidente Bachelet nell’incontro di lunedì aveva spiegato che ci sono le risorse per un Piano speciale per l’Araucanía e che questa è una priorità. La Commissione ha lavorato dallo scorso luglio ed era composta da venti membri, rappresentanti del Governo, della comunità mapuche, della Chiesa e della società civile. (A.P.)








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