2017-01-17 14:36:00

Forum di Davos: Xi Jinping difende la globalizzazione


A Davos, in Svizzera, ha aperto i battenti il 47° Forum Economico Internazionale. Per la prima volta vi partecipa la Cina. Il presidente Xi Jinping ha aperto i lavori con un intervento sulle correzioni da apportare alla globalizzazione. Fino al 20 gennaio prossimo in agenda i temi caldi del momento, economici e politici. Tema del Forum, a cui partecipano 3000 esperti da 70 Paesi, “Una leadership responsabile”. Il servizio di Giancarlo La Vella:

Una valanga di soldi fa da sfondo al Forum Economico Internazionale di Davos. Tanto denaro, come ha denunciato l’Ong britannica Oxfam, ma nelle mani di sole otto persone; otto Paperoni che detengono una ricchezza pari a quella in possesso di 3 miliardi e mezzo di individui nel mondo. A Davos si discute anche di questo. Ma quali le cause di questo squilibrio? Ci risponde Giovanni Marseguerra, economista, docente all’Università Cattolica di Milano:

R. – La diseguaglianza regna nel mondo e la situazione, dal punto di vista sociale, credo sia sempre più preoccupante. L’1 per cento della popolazione possiede più ricchezza netta del restante 99 per cento. Una persona su 10 nel mondo vive con meno di due dollari al giorno. Credo che di fronte a questi livelli di diseguaglianza siano richiesti un intervento e un cambiamento che non possono essere disattesi.

D. – Proseguire su questo trend a quali rischi può portare?

R. – Abbiamo sotto gli occhi queste spinte populiste che imperversano dappertutto nel mondo e radicalizzano le discussioni e non facilitano le soluzioni. Noi dobbiamo tenere presente che c’è da cambiare un modello di sviluppo, che fino ad oggi si è dimostrato non efficace nel servire una parte così importante del mondo.

D. – Da Davos possono arrivare delle risposte decisive?

R. – Il tema del Forum – una leadership responsabile, ma anche capace di risposte – mi sembra che identifichi quella che è la questione principale in questo momento a livello mondiale: cioè che i governi dei Paesi sappiano prendere decisioni in modo responsabile e nell’interesse della popolazione. Noi abbiamo bisogno di leadership mondiali che siano sensibili alle necessità di inclusione sociale, che sono così diffuse e che sono così disattese.

Ai partecipanti al Forum di Davos ha dato il benvenuto la presidente svizzera, Doris Leuthard, affermando che il mondo ha sempre più bisogno di collaborazione responsabile di fronte al contesto economico esplosivo, ai cambiamenti climatici, alle sempre minori opportunità per i giovani e al crescente divario tra ricchi e poveri, ma non esiste a questo una risposta unitaria e globale.

E proprio sulla globalizzazione, aprendo i lavori, il presidente cinese, XI Jinping, ha incentrato il suo intervento. “L'economia globale rimane deludente – ha detto – ed è difficile mantenere una crescita globale sostenibile. Ma la globalizzazione economica è un trend da cui non si può uscire e, di fronte alla crisi, – ha concluso – non bisogna cadere in un ritorno al protezionismo che dà vita a guerre commerciali nelle quali nessuno è vincitore. E sullo sfondo degli squilibri mondiali ancora i Paesi in via di sviluppo, che attendono una revisione reale del debito estero. Sentiamo Riccardo Moro, docente di Politiche dello Sviluppo all’Università di Milano:

R. - La questione del debito estero era particolarmente grave alla fine degli anni Novanta: non per nulla ci fu il famoso appello di Giovanni Paolo II e una grande campagna internazionale. La questione del debito venne effettivamente affrontata: non venne risolta del tutto, però per molti Paesi del Sud del mondo effettivamente venne superata l’emergenza. Per cui questi Paesi hanno potuto cominciare a riattrarre investimenti e anche nuovi prestiti a condizioni sostenibili. Quello che è successo in questi 20 anni è che questa attenzione la abbiamo avuta onestamente un po’ una tantum, su un numero elevato di Paesi sì, ma un po’ una tantum. E, per quanto riguarda proprio l’esposizione debitoria, diversi di questi Paesi hanno cominciato a re-indebitarsi magari con soggetti che non stavano completamente dentro il quadro o le intese internazionali: mi riferisco al debito con la Cina. Molti Paesi del Sud hanno una esposizione debitoria con Pechino, che presto potrebbe richiedere restituzioni, mettendo di nuovo in difficoltà questi Paesi. 








All the contents on this site are copyrighted ©.