2016-12-28 13:29:00

I fedeli all'udienza generale: più unità nella Chiesa e pace nel mondo


La speranza cristiana è stato il tema dell’udienza generale di oggi, l’ultima del 2016. Un’occasione per riflettere sulle parole del Papa in vista dell’imminente nuovo anno e di pregare per la Chiesa e per il mondo. Ascoltiamo le voci di alcuni fedeli presenti in Aula Paolo VI, raccolte da Michele Raviart:

R. - Tante volte anche noi perdiamo la speranza, vediamo sempre tutto nero, invece il Papa ci ha detto che non dobbiamo mai perdere la speranza.

R. - A noi che siamo una coppia giovane, sposata da poco, ha dato una speranza in più in questo tempo difficile dove non ci sono più certezze, il lavoro non è sicuro. Ci ha detto: “Siete coraggiosi, voi giovani sposi che siete qui davanti. Intraprendete questo lungo viaggio che è il matrimonio”. Ci ha dato un coraggio maggiore per intraprendere quelle che sono le difficoltà della vita.

R. - Sono parole di pace e di tranquillità che naturalmente speriamo portino serenità alle famiglie.

R. – Mi ha dato una carica in più per andare avanti, per lottare, per non arrendermi alle prime difficoltà, ma di vedere qualcos’altro, di cercare sempre, perché c’è sempre la possibilità di trovare qualcosa di buono anche dove non c’è, anche nel buio. La speranza non deve mai morire.

D. - Quali sono le sue speranze per la Chiesa nel 2017? Oggi era l’ultima udienza generale dell’anno …

R. - Personalmente vorrei vivere uno spirito di maggiore unità, di comprensione tra noi cristiani. Estendo poi questo desiderio a tutto il mondo. Questo è più difficile. Però, contro ogni speranza, come ha detto il Santo Padre, dobbiamo anche credere che questo sia possibile.

R. - Che Dio illumini tutti i cristiani e non solo, che li aiuti a cercare una soluzione per la pace per tutti.

R. - Speriamo in bene. La pace, la pace, la pace per tutto il mondo!

R. - Di sicuro come si sta comportando la Chiesa, da fedele sono molto felice, perché Papa Francesco sta aprendo le porte a tutti.

D. – Cosa l’ha colpita del Papa quest’anno?

R. - Tutte le cose positive che ha fatto. Ti sconvolge veramente e ti cambia la vita. Per me è diventata una vita positiva. La fede ti entra realmente dentro.

R. - La semplicità, il fatto di sperare nonostante ci troviamo in un momento molto difficile e la voglia di continuare nella speranza. É una cosa importantissima, profonda, emozionante, parole forti, toccanti.

R. - L’umiltà, il sorriso, il sapersi divertire e stare insieme a tutti quanti senza vedere le differenze tra le persone.

R. - Sicuramente un Papa buono e generoso. Penso che comunque sia quello che serve in questo momento.

R. - Mi ha colpito molto quando ho visto quell’uomo, tra la gente, che ha abbracciato il Papa e gli ha raccontato il suo dolore. Il Papa, anche se era la prima volta che lo vedeva, lo ha accolto come un padre.

R. - Come sempre mi colpisce l’immediatezza del Papa, la sua semplicità sia nella parola che nei gesti.








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