2016-12-26 14:12:00

Aleppo: cristiani e musulmani a Messa nella chiesa maronita distrutta


Nuove violenze e flebili segni speranza animano questi giorni di Natale in Siria. Stamane almeno 30 persone hanno perso la vita ad Al Bab in seguito un attentato dell’Is. Vittime anche ad Aleppo a causa di ordigni lasciati dai ribelli nelle zone riconquistate dal governo Damasco. Ma nella parte vecchia della città martire dopo quattro anni si è celebrata la tradizionale Messa di Natale nella chiesa maronita. Alla liturgia hanno presenziato anche diversi musulmani. Il servizio di Marco Guerra:

Nei quartieri orientali di Aleppo, riconquistati dalle truppe governative, si muore per gli ordigni lasciati dai ribelli e si prospetta una lunga opera di bonifica, prima che i civili siriani possano tornare a vivere in sicurezza. Lo dimostra in fatto che, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, solo nelle ultime 48 ore almeno 63 miliziani della Coalizione pro-Assad hanno perso la vita in 5 esplosioni, causate da trappole esplosive nascoste in una scuola. Molto più lieve il bilancio per l’agenzia ufficiale Sana che parla di due morti e 33 feriti. Sempre nelle zone già controllate dai ribelli, si scoprono i segni di brutalità e violenze. Un portavoce militare russo ha annunciato la scoperta di fosse comuni con decine di corpi torturati, mutilati e colpiti alla testa. L’esponente di Mosca ipotizza che se ne troveranno altre e annuncia l'impegno di specialisti russi per lo sminamento della città e per la neutralizzazione dei depositi di munizioni e armi. Tuttavia proprio nella città martire siriana sembra riprendere quella capacità di convivenza che qualificava il mosaico siriano prima della guerra. Ieri, per la prima volta da quattro anni a questa parte, si è celebrata la tradizionale Messa di Natale nella chiesa maronita (dei cattolici d'Oriente) di Sant'Elia. Con una parte del tetto e le panche distrutte dai bombardamenti, i fedeli sono tornati a riunirsi nel luogo che era stato chiuso dai ribelli che controllavano la città vecchia.  Ai cristiani si sono uniti alcuni musulmani e hanno intonato insieme canti di Natale in arabo, inglese e francese.








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