2016-12-20 15:17:00

Il Natale e la meraviglia


G.K. Chesterton ci aiuta a guardare le cose da un punto di vista insolito per invitarci ad accorgerci di ciò che già c'è e di cui possiamo e dobbiamo meravigliarci. Con l'incarnazione Dio è uscito dal Cielo e si è fatto compagnia nostra

"Anche l'Eterno ha voluto essere piccolo consegnandoci la sua meraviglia, cosa tutt'altro che insignificante", così Annalisa Teggi, studiosa di Letterature comparate e autrice del libro "Siamo tutti fuori. Viaggio nel paese delle meraviglie di G. K. Chesterton" (Uomo Vivo, 2016), ci aiuta a porci nell'atteggiamento più giusto per vivere questo mistero. "La meraviglia è un esercizio di ginnastica", dice e, da mamma di tre bambini, aggiunge qualche considerazione: "Il dolore del parto ricorda che sono io il padrone del mondo". 

"I momenti di felicità, come intensità del vivere, ci passano lisci. Invece è operazione necessaria recuperare l'invisibile buono che c'è durante gli attimi 'normali' che viviamo", sottolinea Annalisa. Sarà il primo Natale dopo l'Anno giubilare della Misericordia: "Cambia tantissimo. Del resto, anche qua ci viene in soccorso Chesterton quando diceva di essersi convertito al cattolicesimo così da potersi andare a confessare". 








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