2016-12-19 16:24:00

Terremoto: un Natale difficile


La paura

"Diciamo che il clima che si avverte non è di grande gioia". "Le scossette, afferma mons. Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli, continuano e siamo tutti presi da una certa paura. La gente sta sulla costa in albergo, ma credo che si trovi un po' a disagio". "Cerchiamo di vivere un Natale meno difficile. Ad Ascoli la cattedrale è inagibile. Stiamo cercando di incrementare gli incontri con la gente, sia per far superare la paura sia per tornare il più presto possibile ad una vita ordinaria. Ma è difficile". 

Gli sfollati e la burocrazia

"Le Istituzioni si stanno muovendo con una grande attenzione. Certamente, prosegue mons. D'Ercole, i tempi della burocrazia li conosciamo. Speriamo che dopo Natale si possa iniziare la costruzione delle casette provvisorie". "La gente non vuole più stare negli alberghi e ci chiede di trovare soluzioni provvisorie. Commissario e Protezione Civile lavorano. I comuni sono in affanno. Chiedo che l'opinione pubblica stia vicino a questa gente. Per non far dimenticare le cose ancora da fare".

Casette ad Amatrice

"Non faccio fatica a credere che ad Amatrice arrivino le prime casette. Amatrice è un faro che è rimasto sempre acceso". "Ci sono però altre zone, spiega il vescovo di Ascoli, da illuminare. Sono felice per Amatrice e mi auguro che la stessa attenzione sia destinata anche ad altre zone meno famose". "La via del controllo burocratico non è sempre verificabile e da questo nascono spesso i disagi per gli sfollati. Ma in una situazione di questo tipo bisogna tenere presente tante variabili. La trasparenza, i problemi tecnici, le difficoltà sul terreno. E' difficile, ad esempio, reperire terreni dove costruire le casette. Sono tante variabili che sono alla base di un certo rallentamento nella ricostruzione". 

Gli sfollati

"Quelli che erano partiti per la paura sono rientrati. Vive ancora in albergo chi ha gravi danni a casa. Spero, tuttavia, che il ritorno a casa di chi aveva paura possa facilitare la ripresa dei lavori di quelle case che hanno pochi danni e che la popolazione possa rientrare. Voglio infine augurare Buon Natale, conclude mons. D'Ercole, a tutti voi da parte della mia gente. Oggi ho avuto una bella notizia, che spero possa rallegrare tutti. Mi ha telefonato il pianista Giovanni Allevi, che è di Ascoli. Mi ha chiamato per fare qualcosa per i terremotati. La notte di Natale sarà lui ad animare la Messa e a tenere un piccolo concerto per i terremotati"

Con noi Fabio Cortellesi, tra i promotori dell'iniziativa solidale di Natale "Un cuore per ricostruire". Si tratta della vendita via web di prodotti tipici della zona colpita dal terremoto di agosto e ottobre, per far ripartire il lavoro delle aziende agricole del territorio. 








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