2016-12-12 13:00:00

Papa a Tawadros dopo attacco a copti: uniti nel sangue dei martiri


Dopo le parole ieri all’Angelus domenicale, in cui il Papa ha pregato per le vittime dei recenti attacchi terroristici in vari Paesi e, a proposito del sanguinoso attentato che ieri ha sconvolto l’Egitto con almeno 23 morti, ha espresso “particolare vicinanza” a Tawadros II, Francesco stamani ha voluto telefonare personalmente al Patriarca della Chiesa Copta Ortodossa d’Alessandria, per partecipargli il proprio cordoglio. Lo rende noto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke. Il servizio di Giada Aquilino:

Ecumenismo del sangue
“Uniti nel sangue dei nostri martiri”. Così Papa Francesco nella telefonata a Sua Santità Tawadros II, Patriarca della Chiesa copto-Ortodossa d’Alessandria, per esprimere le proprie condoglianze riguardo all’attacco alla cattedrale copta di San Marco in Abassiya, al Cairo.

Donne e bambini colpiti
Il Pontefice ha espresso la propria vicinanza al Patriarca e alla comunità copta “così duramente colpita”, specialmente alle donne e ai bambini che rappresentano il numero più alto fra le vittime. Secondo le ricostruzioni, che parlano dell’azione di una kamikaze per cui ancora manca una rivendicazione, l'esplosione è avvenuta infatti nell’area dell’edificio di culto dedicata alla preghiera delle donne. Tawadros II ha ricordato l’espressione di Papa Francesco, pronunciata durante il loro incontro in Vaticano, ossia l’“ecumenismo del sangue”. Il Santo Padre pregherà per la comunità copta durante la Messa che celebrerà nel pomeriggio, in occasione festa della Beata Vergine Maria di Guadalupe. Il Patriarca ha quindi ringraziato Francesco, invocando preghiere per la gente d’Egitto e per la pace nel Paese, assicurando di trasmettere il cordoglio del Papa a tutta la comunità copta.

Il rito religioso per le vittime
Lo stesso Patriarca ha celebrato stamani una funzione religiosa nella chiesa della Vergine Maria nella capitale egiziana, dove sono arrivati i feretri delle vittime. Altra cerimonia al memoriale del Milite ignoto, alla presenza del capo di Stato Abdel Fattah al-Sisi, che ha indetto tre giorni di lutto nazionale. Quello di ieri è stato l’attentato più sanguinoso dal 2010 contro la minoranza copta, che rappresenta circa il 10% della popolazione egiziana: nella notte tra il 31 dicembre 2010 e il primo gennaio 2011 l'esplosione di un'autobomba davanti a una chiesa copta di Alessandria provocò la morte di una ventina di persone.








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