2016-12-09 13:50:00

Una scintilla di ecumenismo per l'Etiopia


Dal sangue dei martiri etiopi nasce la speranza di un nuovo cammino ecumenico. E’ questo il principale risultato della ricerca storica che Antonello Carvigiani, giornalista di TV2000, ha raccontato nel docu-film sul massacro di Debre Libanos. Un fatto storico che, seppure avvenuto oltre 80 anni fa, fa sentire le proprie conseguenze ancora oggi nei rapporti tra la Chiesa ortodossa etiope e quella cattolica del paese africano.

Alla ricerca della verità

Il massacro di Debre Libanos – spiega Antonello Carvigiani autore del docu-film – avvenuto al tempo dell’occupazione coloniale italiana, rappresenta uno dei più gravi delitti  della storia contro una comunità cristiana, perpetrato dagli italiani, per la maggior parte cristiani e cattolici. Il dramma è avviene in seguito a un attentato contro il viceré Rodolfo Graziani, che sopravvissuto -  seppur ferito – ordina una cruenta rappresaglia con migliaia di morti. Il 18 maggio del 1937, in occasione di una festa religiosa che attira molti pellegrini, il generale Pietro Maletti lancia i propri uomini contro la cittadella santa, facendo strage di religiosi e laici ortodossi.

Un massacro mai dimenticato

Si tratta di uno degli eventi che hanno fatto maggiormente soffrire la popolazione etiope – spiega Simon Tesfamichael, giornalista etiope della Radio Vaticana - e che ha fatto precipitare i rapporti tra cattolici ed ortodossi. Una spaccatura talmente profonda da costringere i cattolici etiopi a mantenere il riserbo sulla propria fede, addirittura con un malcelato senso di vergogna. Noi cattolici – prosegue Simon Tesfamichael - venivamo quasi considerati dei traditori e anche degli infedeli perché coinvolti moralmente nell’uccisione dei nostri fratelli cristiani.

La strada per la riconciliazione

Se per Debre Libanos è passata nella storia la strada della vergogna, è certo che oggi per quello stesso luogo passa la strada per la riconciliazione. Questo film affrontando in spirito di verità un tema così drammatico – afferma Simon Tesfamichael - permette il riavvicinamento tra le due chiese. La prova della scintilla di un nuovo dialogo ecumenico viene proprio dall’annuncio - dato dal portavoce del cardinale di Addis Abeba, Abba Petros Berga, e del portavoce del Patriarca ortodosso etiopico, padre Daniel Felek - di manifestazioni comuni nel 2017 per ricordare la strage di Debre Libanos. Un mattone importante – commenta con soddisfazione Antonello Carvigiani - nella costruzione dell’edificio ecumenico in terra d’Etiopia.

( a cura di Stefano Leszczynski)








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