2016-12-08 18:00:00

Omaggio all’Immacolata: il Papa prega per bambini, famiglie e lavoratori


“Porto con me tutti coloro che il tuo Figlio mi ha affidato”. Così il Papa, nel tradizionale omaggio all’Immacolata in Piazza Mignanelli, accanto a Piazza di Spagna, a Roma. Francesco ha pregato ai piedi della statua della Vergine, circondato dalla folla che si è radunata sin dalla mattina. Ha invocato la tenerezza della Madre di Dio, portando e affidando alla Vergine i drammi e le difficoltà dei bambini, delle famiglie, dei lavoratori e degli ultimi. Ad accoglierlo, tra gli altri, il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, il sindaco capitolino Virgina Raggi e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Massimiliano Menichetti:

Le note dell’Ave Maria di Lourdes hanno accompagnato l’arrivo del Papa in piazza Mignanelli, vicino Piazza di Spagna, dove sorge la colonna che sorregge la statua dell'Immacolata. Numerose le corone di fiori deposte sul piedistallo, lì davanti, il Papa ha sostato in preghiera: “Nel giorno della tua festa - ha detto - vengo a Te"  e "porto con me tutti coloro che il tuo Figlio mi ha affidato”, “perché Tu li benedica e li salvi dai pericoli”:

“Ti porto, Madre, i bambini, specialmente quelli soli, abbandonati, e che per questo vengono ingannati e sfruttati. Ti porto, Madre, le famiglie, che mandano avanti la vita e la società con il loro impegno quotidiano e nascosto; in modo particolare le famiglie che fanno più fatica per tanti problemi interni ed esterni”.

La preghiera per i lavoratori
Nella preghiera del Papa anche “tutti i lavoratori”, "chi per necessità, si sforza di svolgere un lavoro indegno - afferma - e chi il lavoro l’ha perso o non riesce a trovarlo”. Francesco ribadisce il “bisogno” dello “sguardo immacolato” di Maria, “per ritrovare la capacità di guardare le persone e le cose con rispetto e riconoscenza”, “senza interessi egoistici o ipocrisie”, parla della necessità del "cuore immacolato" della Madonna "per amare in maniera gratuita", “cercando il bene dell’altro”, “rinunciando a maschere e trucchi. “Abbiamo bisogno delle tue mani immacolate” – dice ancora il Papa – “per accarezzare con tenerezza”:

“Per toccare la carne di Gesù nei fratelli poveri, malati, disprezzati, per rialzare chi è caduto e sostenere chi vacilla”.

Non cedere allo scoraggiamento
“Abbiamo bisogno dei tuoi piedi immacolati - continua il Papa - per andare incontro a chi non sa fare il primo passo”, "per camminare sui sentieri di chi è smarrito, per andare a trovare le persone sole”. Quindi invoca la Vergine che ci ricorda “che prima di tutto c’è la grazia di Dio”, “l’amore di Gesù”, “la forza dello Spirito Santo che tutto rinnova”:

"Fa’ che non cediamo allo scoraggiamento, ma, confidando nel tuo costante aiuto, ci impegniamo a fondo per rinnovare noi stessi, questa Città e il mondo intero. Prega per noi, Santa Madre di Dio!".

La preghiera a Santa Maria Maggiore
Poi le litanie, il tradizionale omaggio floreale, quindi i saluti. Il Pontefice si è trattenuto con i tantissimi fedeli arrivati dalla mattina, i malati, i volontari, prima del trasferimento, come consuetudine, a Santa Maria Maggiore, per un momento di raccoglimento davanti all'immagine della Salus Populi Romani.








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