La Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) ha reso note le sue osservazioni nel quadro della Consultazione pubblica dell’Ue sul pilastro europeo dei diritti sociali. Il testo contenente le risposte elaborate dalla commissione degli Affari sociali della Comece è infatti consultabile ora on line (www.comece.eu).
Adottare un “approccio inclusivo”
Il documento – riporta l’agenzia Sir - ritorna sull’idea di “economia sociale di mercato”
cara alla Comece e al mondo cattolico europeo, incoraggiando l’Ue “a non perdere di
vista la strategia Europa2020, a combattere le condizioni di lavoro precarie e a costruire
un fondamento solido per l’unione economica e monetaria”. La Comece si dichiara concorde
con gli obiettivi della proposta Ue di un “pilastro dei diritti sociali” ma ritenendo
“non sufficientemente considerati alcuni aspetti”, formula alcune raccomandazioni:
invita cioè a “promuovere la coerenza delle politiche tra iniziative esistenti” e
ad adottare un “approccio inclusivo” che comprenda tutti i membri Ue e non solo i
19 Paesi euro.
Tutelare il diritto a un “orario di lavoro decente”
La Comece incoraggia a un “monitoraggio regolare e con il coinvolgimento di tutte
le parti interessate” e chiede di tutelare il diritto a un “orario di lavoro decente”
e a un “giorno comune di riposo settimanale”, che dovrebbe essere la domenica. Il
documento invita altresì a “ripensare la nozione di formazione”, alla luce del fatto
che istruzione e formazione sono “i motori della convergenza sociale”. La consultazione
Ue si concluderà il 31 dicembre prossimo. (L.Z.)
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