2016-11-12 16:03:00

La custode del silenzio, un'eremita a Firenze


Eremita di città

“Nel 2013 ero appena arrivato a La Repubblica e il mio direttore di allora, Ezio Mauro, accettò la mia proposta e mi mandò in giro per l’Italia a realizzare un’inchiesta sui ‘nuovi eremiti’, cioè coloro che lasciano tutto per abbracciare una vita di solitudine, silenzio e preghiera all’interno di sperdute baite di montagna ma anche di appartamenti anonimi di città”. “Durante questo viaggio mi sono imbattuto in Antonella Lumini che fa l’eremita in un appartamento al centro di Firenze e sono rimasto molto colpito da lei e dalla sua profondità”. Così, Paolo Rodari, giornalista e scrittore, vaticanista de La Repubblica, racconta la genesi del volume ‘La custode del silenzio’, scritto a quattro mani con Antonella Lumini e pubblicato da Einaudi. “Chiesi ad Antonella se voleva ampliare la nostra piccola intervista per farla diventare un libro e lei mi  sorprese molto perché mi disse che da trent’anni aspettava una persona a cui consegnare la sua storia e la sua esperienza, perché riteneva che potessero essere utili a tanta altra gente che nella propria vita può riscoprire così i tesori del silenzio. E quindi abbiamo deciso di scriverlo insieme”.

Lo Spirito parla, basta ascoltare

“Il silenzio è un’esperienza possibile per tutti e in qualsiasi luogo, anche in una metropoli. Basta scegliere di ritagliarsi degli spazi di silenzio”, spiega Rodari. “Antonella Lumini all’interno della sua casa ha una stanza dedicata al silenzio, dove si entra per pregare e meditare il Vangelo e ci si lascia trasportare dal silenzio stesso. Ma il silenzio si può fare ovunque, ci sono tanti modi: mentre si viaggia sui mezzi pubblici o entrando dieci minuti in una chiesa della propria città”. “Il messaggio fondamentale di Antonella Lumini è che lo Spirito parla ovunque e parla sempre, basta saperlo ascoltare. Per imparare ad ascoltarlo occorre imparare a fare silenzio”.

Come i padri del deserto

“Ci sono tante persone che oggi cercano, secondo me anche giustamente, all’interno delle tradizioni religiose orientali un qualcosa che in occidente non c’è. Una tecnica per isolarsi dal mondo e ritrovare pace dentro di sè. In realtà, questa modalità si può ritrovare anche nella tradizione occidentale e in particolare nel cattolicesimo. L’esperienza degli antichi eremiti e padri del deserto può aiutare oggi le tantissime persone che hanno questa necessità e che si affidano spesso a metodi orientali. Non si tratta di strane pratiche ‘New Age’, non percorribili da chi vuole restare fedele al canone. Si tratta solo d’imparare a ritirarsi per un periodo o un breve momento dalla frenesia di tutti i giorni per andare incontro allo Spirito, che sempre ci viene incontro”.

Un pontificato profetico

“Antonella Lumini considera profetico il pontificato di Papa Francesco”, aggiunge Rodari. “Lo ritiene un messaggio forte che arriva proprio dallo Spirito Santo: è arrivato il momento di allargare gli orizzonti e portare lo Spirito di Dio, che è amore, incontro e accoglienza, a tutti. Anche perché tutti non desiderano altro che questo”. “Quindi, un pontificato fortemente sbilanciato, in senso positivo, sulla misericordia, e l’indizione di questo Giubileo, sono stati – secondo lei - un segno dei tempi. Lo Spirito vuole arrivare a tutti, abbattendo pregiudizi e preconcetti”.

Mettersi in discussione

“Ho lavorato tre anni a questo libro, anche perché quando riportavo le parole che Antonella mi diceva, quando si lasciava portare dallo Spirito nei momenti di silenzio, la casa editrice mi chiedeva sempre di riscriverle, perché non sono sempre semplici”. “Io stesso – spiega Rodari – ho voluto provare a entrare nel mondo di Antonella e ho dovuto quindi imparare a mettermi in discussione”. “Quando infatti si entra nel silenzio e si è davanti allo Spirito, si diventa, in qualche modo, nudi a se stessi. Ci si spoglia da ciò che si è, da ciò a cui si è attaccati e si pensa sia giusto o sbagliato. E si porta se stessi, nella propria nudità di fronte allo Spirito. E dunque un’occasione per mettersi in gioco che però ti cambia, ti mostra la verità di te stesso”.

  








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