Giubileo, bilancio di un anno di misericordia globale

Salvatore Martinez, presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito Santo, ha un’immagine nitida ed efficace  per sintetizzare il bilancio dell’Anno della Misericordia che si concluderà solennemente il prossimo 20 novembre: “In piena era di globalizzazione è stato il più gande evento di santità globale che l’umanità e la Chiesa abbiano potuto vivere. A partire dalle più sperdute e dimenticate periferie”. E sottolinea come sia stata azzeccata e “provvidenziale la scelta di Papa Francesco di decentrare il giubileo permettendo ad ogni vescovo di individuare una porta santa da far varcare”.

Le cifre che lo hanno caratterizzato? Quelle legate agli esclusi, ai diseredati, agli ultimi, ai dimenticati, senza alcun dubbio. “ Se mai dovesse servire una prova- argomenta Augusto D’Angelo, della Comunità di Sant’Egidio -  basta ritornare con la memoria all'apertura della prima porta santa avvenuta a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Una nazione dilaniata da povertà, malattie e guerra civile. Dimenticata dal mondo. Ma non dal Papa”. Se poi si manda avanti il nastro dei ricordi, continua D’Angelo, “non ci si può non ritornare a stupire per quelle inquadrature nelle quali Francesco abbraccia, sorregge, conforta, pranza, con i senza fissa dimora, gli immigrati, i carcerati. Frame d’amore che ci ricordano come il vero tesoro della Chiesa siano i poveri”.

E proprio dal mondo delle carceri, molto provato e dolente  per decenni di problematiche mai veramente risolte, arriva, forse, una delle sorprese più grandi. “Con questo giubileo- assicura don Virgilio Balducchi, ispettore generale dei cappellani delle carceri- i detenuti hanno percepito con nettezza la presenza del Signore nella loro vita.  Molti di loro si sono sforzati per prepararsi al meglio, hanno iniziato un cammino che forse li porterà alla redenzione. E alla salvezza”. Tutto questo grazie a Papa Francesco e a quella sua ispirazione di far tornare Chiesa e mondo a riscoprire l’infinita misericordia di Dio.