2016-11-07 07:32:00

Dopo Mosul, offensiva curdo-araba contro l'Is a Raqqa, in Siria


Continua l’offensiva contro il sedicente Stato Islamico in Medio Oriente. Dopo la città irachena di Mosul lo schieramento anti-Is punta a liberare Raqqa, capitale del “califfato” in Siria. Intanto in Iraq i jihadisti rispondono con attentati kamikaze e bruciando pozzi di petrolio. Il servizio di Michele Raviart:

Saranno le cosiddette forze democratiche siriane, a maggioranza curda, a sferrare l’attacco contro Raqqa, roccaforte dell’Is in Siria. All’operazione, partita ieri e chiamata “Ira dell’Eufrate”, partecipano 30 mila miliziani sostenuti dalla copertura aerea degli Stati Uniti e della Francia. “Una battaglia che non sarà facile”, ha detto il ministro della Difesa americano Ashton Carter e che esclude al momento la Turchia, impegnata più a ovest e ostile a ogni conquista delle milizie curde. In Iraq, intanto, procede a rilento l’avanzata dell’esercito iracheno en dei suoi alleati a Mosul. I jihadisti dello Stato Islamico stanno rispondendo con attacchi kamikaze, cecchini e trappole esplosive. Bruciati dagli uomini del califfato 19 pozzi di petrolio nella zona, che stanno sprigionando una vasta nube tossica nelle città vicine. Attentati anche nel resto del Paese. Ieri almeno 25  persone sono state uccise e più di 50 ferite in tre attentati a nord di Baghdad. A Samarra colpiti dei  pellegrini sciiti con un’autoambulanza carica d’esplosivo.








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