“San Carlo ci aiuti ad essere uomini della riforma della Chiesa anche attraverso la testimonianza della carità, praticando le opere di misericordia corporale e spirituale che proprio questo Giubileo ci riconsegna come autentiche strade per essere discepoli del Signore e credibili annunciatori del suo Vangelo”. Lo ha affermato ieri il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, presiedendo a Roma la celebrazione eucaristica per la solennità di San Carlo Borromeo nella diaconia dei santi Biagio e Carlo ai Catinari.
La chiesa romana inagibile a causa del terremoto
La celebrazione - riporta l'agenzia Sir - ha avuto luogo in un salone del convento
visto che dopo il sisma dello scorso 30 ottobre, la chiesa è stata dichiarata inagibile.
Proprio per questo, Sandri ha voluto sottolineare come “insieme alla gioia dell’affidarci
all’intercessione del patrono sperimentiamo anche una solidarietà del tutto particolare
con i nostri fratelli e sorelle del centro Italia che hanno visto le loro case e le
loro vite sconvolte dal terremoto”. “Questo senso di precarietà – ha aggiunto – ci
aiuti a riporre sempre di più la nostra fiducia in Dio solo e non nelle nostre opere
umane e insieme ci impegni nella gara di solidarietà materiale”.
San Carlo Borromeo ricordato come “uomo della riforma
Il Prefetto ha voluto ricordare anche “le immagini di dolore che giungono dall’amata
Siria e dall’amato Iraq” auspicando che “l’anno giubilare della misericordia rimanga
per ogni uomo l’esperienza del balsamo di Cristo versato sulle ferite dei cuori di
coloro che si sono allontanati da Dio o non hanno più speranza in questa vita”. Di
san Carlo Borromeo, Sandri ha sottolineato come sia stato “uomo della riforma perché
saldamente vincolato alla croce di Cristo”, servendo “la povertà e i poveri del suo
tempo” e aiutando “il suo popolo, i suoi preti a conoscere la sublime dolcezza del
nome di Gesù”. (R.P.)
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