2016-11-01 13:41:00

Solennità di tutti i Santi, tanti pellegrini in Piazza San Pietro


La Solennità di Tutti i Santi è da sempre una ricorrenza molto sentita tra i fedeli. E in tanti oggi erano presenti questa mattina anche in Piazza San Pietro e dintorni. Marina Tomarro ha chiesto ad alcuni cosa sia per loro la santità:

R. – Io sono un salesiano: per noi la santità consiste nello stare molto allegri e nel far bene le piccole cose di ogni giorno. Ed è quello che cerco di insegnare ai miei ragazzi qui con me.

R. – La santità oggi è vivere la carità, come dice oggi il nostro Papa Francesco: la carità verso gli altri; la preghiera a Dio, ma per andare verso gli altri. Sempre verso gli altri.

R. – La santità è in ognuno di noi. Questo vuol dire che ognuno di noi ha la potenzialità per poter far fuoriuscire la propria santità e quindi mostrarla agli altri. Noi veniamo da un momento difficile, siamo delle Marche: la nostra santità è quella anche di saper dimostrare la solidarietà, l’essere vicini alle persone.

D. – Il Papa dice che i santi hanno trovato la felicità autentica attraverso Dio. Ma oggi come si trova questa felicità autentica, secondo lei?

R. – Basta guardarsi negli occhi e volersi bene e allora si cerca di fare tutto il bene che si può per l’altro: da lì parte qualunque cosa. Partendo dalle piccole cose quotidiane, da lì si costruisce tanta pace e tanta fraternità.

R. – Cercando e vivendo la Parola di Gesù Cristo; quello che lui ci chiede. Ecco, questa è la felicità vera.

D. – Oggi è il Vangelo delle Beatitudini. Ma quali sono – secondo lei – le Beatitudini attuali, quelle di oggi?

R. – La solidarietà, la carità soprattutto, l’accoglienza ispirata dalla Beatitudine di Gesù nel Vangelo.

D. – Come si vive la santità nel quotidiano?

R. – Pregando, insegnando ai bambini a pregare, cercando di dare il buon esempio: nel nostro piccolo…

D. – Come ti chiami?

R. – Sara…

D. – Sara, cosa vuol dire per te, che sei così giovane, essere santo?

R. – Secondo me significa rispettare il prossimo, rispettare i nostri genitori; essere educati con gli altri e aiutare i nostri compagni, rassicurandoli se stanno male, abbracciandoli e aiutandoli in qualche modo.

D. – C’è un santo che preghi, a cui vuoi più bene?

R. – La Madonna, che è la nostra Mamma. Ci affidiamo a Lei.

R. – La mia vita, sin dall’adolescenza fino alla maturità, è stata accompagnata da Giovanni Paolo II…

R. – Don Bosco e Maria Ausiliatrice.

R. – Sant’Antonio da Padova.

R. – Oggi è anche il giorno del mio compleanno… Praticamente io mi affido a tutti santi, però il primo nome che mi viene è sempre quello della Madre, di Maria.








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