2016-10-31 15:26:00

Sisma, presidente Umbria: misure urgenti e interventi rapidi


"In Umbria la situazione resta difficilissima. Siamo ancora impegnati nella massima emergenza per  continuare ad assistere oltre 5000 persone".  Lo ha detto la presidente  della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che stamattina ha  tenuto un incontro operativo insieme al capo del Dipartimento della protezione civile Fabrizio  Curcio e il Commissario per la Ricostruzione Vasco Errani. Oggi pomeriggio la Marini è attesa al Consiglio dei ministri a Roma. Francesca Sabatinelli l’ha intervistata:

R. – La situazione di maggiore problematicità ce l’abbiamo nei tre comuni di Norcia, Cascia e Preci, che sono quelli pesantemente colpiti, dove siamo in presenza di un numero di persone fuori dalle abitazioni molto elevato, e non paragonabile alle scosse precedenti, che ci configurano una situazione di assistenza radicalmente diversa: parliamo di quasi 5 mila persone e quindi di un numero elevato. Ci stiamo occupando da ieri dell’assistenza, un primo gruppo abbastanza consistente di cittadini del Comune di Norcia è andato verso le strutture ricettive alberghiere, che abbiamo messo a disposizione della Regione fuori dall’area sismica, e questa è la soluzione migliore! Contemporaneamente stiamo organizzando anche delle strutture più leggere di accoglienza per impedire che chi è rimasto a Norcia e nelle sue frazioni stia in macchina o all’aperto. Quindi oggi, d’intesa con l’ing. Curcio e con il commissario Errani, abbiamo concordato anche delle tensostrutture, delle tende collettive per dare un immediato riparo.

D. – Lei ha fatto un giro di questi luoghi, cosa ha visto? Che cosa le hanno detto le persone?

R. – Le persone sono anche in grande difficoltà psicologica, sono esasperate da due mesi di terremoto continuo e di scosse sismiche. Quindi, è comprensibile uno stato anche di frustrazione per quello che sono costretti a vivere. Io li continuo ad incontrare, anche quando li trovo in tensione, perché non si devono sentire in alcun modo soli! Ci stiamo occupando degli interventi di prima necessità, quindi i pasti, dove dormire e assistenza primaria. Contemporaneamente devono avere però la certezza che il lavoro che stiamo facendo è un lavoro finalizzato a riportare le persone nel territorio e quindi a ricostruire, a ristrutturare le nostre città, le nostre case e anche lo straordinario patrimonio artistico che è stato buttato completamente a terra.

D. – Questo è quello che lei dirà oggi pomeriggio al Consiglio dei ministri?

R. – Oggi io dirò anche di quelle che sono le misure urgenti, a mio avviso, e che ci devono anche aiutare ad essere più celeri. Io credo che dobbiamo trovare una strada, anche semplificata, per assistere immediatamente le persone e per ridurre il più possibile i tempi, ovviamente in legalità e trasparenza, ma dobbiamo far sì di essere immediatamente operativi e concreti, essendo consapevoli che non possiamo usare regole ordinare nella gestione di emergenze così straordinarie.








All the contents on this site are copyrighted ©.